In Grecia si taglia ancora: – 15000 statali
In Grecia si taglia ancora: – 15000 statali
La discesa verso gli inferi del settore pubblico greco sembra non conoscere fine. E’ di questi giorni la notizia che dovrebbe portare entro l’anno 15000 dipendenti pubblici greci alla mobilità, alla cassa integrazione o all’assegnazione ad altra funzione.
[ad]Al momento sono già 2000 gli insegnanti destinati alla mobilità. I più colpiti da questo ennesimo taglio sono gli insegnanti e quelli appartenenti alle forze dell’ordine, non a caso, i più attivi nelle mobilitazioni di questi giorni. Sono infatti decine gli scioperi programmati nella capitale Atene e in altre città greche contro questa manovra che, agli occhi dei più, sembra un compromesso con la triade al fine di sbloccare la nuova tranche di finanziamento da 7 miliardi di euro.
I dipendenti pubblici sono, indubbiamente, troppi in Grecia. Un apparato elefantiaco che ha garantito negli anni consenso alle forze governative. Negli ultimi mesi, pero’ , è quello che ha pagato il prezzo più alto, con una riduzione indiscriminata degli stipendi e, ora, anche del personale.
Dall’altro lato la medicina, amarissima, è stata addolcita dall’annuncio del premier Samaras del taglio dell’Iva locale dal 23 al 13 % per i beni alimentari e per attività di ristorazione. Una manovra che vuole ridare slancio a un settore strategico e rinvigorire i consumi interni che sono in drammatica discesa, compresi quelli dei prodotti alimentari. Il taglio alla spesa pubblica è una delle priorità dell’esecutivo Samaras e auspicato da tutti gli organismi internazionali.
Paolo Fidanza