Val di Susa intimidazioni al senatore pro Tav Esposito
Val di Susa, ancora polemiche e tensioni. Lettera intimidatoria al senatore pro Tav Esposito.
[ad]”La tua vita non vale niente. Impossibile proteggerti”. Un focolaio di polemiche e tensioni che non accenna placarsi.
In Val di Susa ci si è ormai abituati a guerriglia, devastazioni, scontri tra le forze dell’ordine e manifestanti, ma questa volta si è arrivati alle minacce e alle intimidazioni personali.
Al centro della vicenda Stefano Esposito, senatore Pd, da sempre schierato a difesa del progetto di Alta velocità per collegare il Piemonte alla Francia.
A far deflagrare il caso erano state le dichiarazioni dell’esponente democratico che aveva accusato Marta Camposana di aver mentito sulle molestie da parte della polizia. A detta di Esposito la movimentista No Tav si era inventata la storia di essere stata toccata e palpeggiata, e per questo si sarebbe meritata ” le manganellate degli agenti “.
In risposta alle opinioni espresse dal senatore democratico ieri gli è stata recapitata una lettera intimidatoria marchiata con il simbolo delle Brigate Rosse contenente minacce anche nei confronti dei familiari di Esposito.
Nella missiva, acquisita dalla Digos di Torino, alcuni passaggi particolarmente espliciti hanno messo in allerta gli investigatori e gli stessi rappresentanti istituzionali: : “La tua vita ormai non vale più niente. Il popolo si è organizzato, sei il primo della lista. Nessuno è più in grado di proteggerti.”
Esposito non sembra, però, più di tanto preoccupato dalle minacce e anzi rilancia la sua battaglia a favore della linea Torino-Lione: “Io non ho paura perché questi sono buoni solo dietro ad una maschera antigas e a fare il tiro al poliziotto. Nella vita ho scelto questa battaglia e la porto avanti. Vengano pure”.
Per Esposito la responsabilità maggiore di questa vera e propria “guerra allo Stato” è da attribuire ai mandanti politici degli scontri, a quei gruppi e movimenti politici, come M5s, Sel e Rifondazione che parlando di ” occupazione militare” legittimando le scorribande perpetrate da parte dei violenti.
Una ridda di dichiarazioni bipartisan si è, intanto, levata a favore di Esposito.
Per il sindaco di Torino Fassino, le intimidazioni rivolte al senatore democrat destano “sconcerto e preoccupazione ma non fermeranno l’impegno di un uomo di cui conosciamo la determinazione e il coraggio”.
A fare quadrato in difesa di Esposito è anche il governo che per bocca del vicepremier e ministro dell’Interno Alfano ha parlato di “atti intimidatori che non rappresentano espressioni di dissenso da parte della società civile, ma solo gesti scomposti e pericolosi”, mentre Lupi, titolare del dicastero delle Infrastrutture e Trasporti, esprimendo solidarietà a Esposito, si é augurato che le minacce siano frutto della mente di “un mitomane e soprattutto che tale delirio non venga alimentano nella sua follia.”