Grillo “Parlamento di servi”, Boldrini risponde “Linguaggio distruttivo”
“Parlamento di servi”, “enormi depositi di letame”. Sono alcuni degli strali lanciati da Beppe Grillo sul suo blog ai politici italiani, colpevoli di “voler mantenere lo status quo”. Non lesina critiche il leader dei Cinque Stelle nel giorno della fiducia al Dl Fare nonostante l’ostruzionismo delle opposizioni, tra cui lo stesso Movimento. “Gli sprechi sono ovunque intorno a noi – attacca Grillo – ma non c’è alcuna volontà politica di eliminarli. Questo è ormai chiaro a tutti. La spending review è stato solo un pessimo slogan mai applicato”. E ancora “Da mesi il governo di capitan Findus Letta si trastulla con un punto di Iva e il rinvio dell’IMU, con l’unica decisione di rimandare le decisioni mentre l’economia tracolla. Un governo inesistente composto da figure di seconda e terza fila senza nessun peso internazionale”.
[ad]E infine l’attacco più forte. “Si tollera un Parlamento di servi nominati da quattro segretari grazie a una legge elettorale feudale, si ignora la continua violazione della Costituzione”. Il post del capo dei pentastellati non è piaciuto al presidente della Camera Laura Boldrini. “Con il suo linguaggio aggressivo e distruttivo, Grillo continua a rovesciare insulti sulle Istituzioni – scrive in una nota Boldrini – ”Dice di volerle migliori, più efficienti, ma i suoi costanti attacchi verbali contribuiscono non poco a screditarle e a far scadere il confronto collettivo”.