Dalle notizie del 23 Luglio 2013: “Sette funzionari dell’Agenzia delle Entrate arrestati, quattro professionisti denunciati e beni sequestrati per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. E’ l’esito di un’ordinanza cautelare firmata dal gip Vilma Passamonti, su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi, ed eseguita dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Le indagini erano state avviate dai militari del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle a seguito di svariate segnalazioni di contribuenti che avevano riscontrato allarmanti anomalie procedurali negli accertamenti tributari svolti dall’Agenzia delle Entrate.”
[ad]Tutto falso. La notizia degli arresti dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate viene smentita poche ore dopo essere stata diramata.
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma smentisce e precisa: “l’informazione non corrisponde a verità”.
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per individuare i responsabili.
“In merito alla notizia dell’arresto di funzionari dell’Agenzia delle Entrate da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Roma – si legge nella smentita del Comando Generale della Guardia di Finanza -, si rappresenta che l’informazione non corrisponde a verità e che questo Comando Generale non ha diffuso nessun comunicato stampa al riguardo”.
Il falso comunicato è stato trasmesso via email a diversi organi di informazione, molti dei quali si sono visti costretti a richiamare la notizia poco dopo averne dato risalto.
Restano alcuni punti interrogativi: chi può lanciare una notizia a nome della Guardia di Finanza? Quali sono i sistemi di controllo? Quanto è usuale che una notizia, a maggior ragione se falsa, contenga dettagli tanto specifici?