Beppe Grillo difende il Parlamento e l’articolo 138 della Costituzione
Beppe Grillo ed il Parlamento. “Ci accusano di ostruzionismo in Parlamento, ma il M5S è l’unico a battersi perché Il Parlamento abbia un senso”. Inizia con questa frase l’ultimo intervento del leader del Movimento 5 Stelle. Secondo il quale “il Parlamento non decide più nulla, deve solo approvare i decreti legge del governo in fretta, senza discussione, sempre in nome dell’emergenza”.
Con riferimento al Decreto Legge Fare su cui la maggioranza di Governo ha posto la fiducia per Grillo “il governo si è sostituito al Parlamento, governa e fa anche le leggi al suo posto. Il decreto del fare, che in realtà è un decreto del Dolce Far Nulla, è stato letto riga per riga, analizzato dai nostri ragazzi che hanno proposto 803 emendamenti”.
Emendamenti ridotti prima da 803 a 75. Poi ancora ad 8. Proposta respinta nonostante, sottolinea Grillo, il Movimento 5 Stelle rappresenti il 25% degli italiani.
ARTICOLO 138 DELLA COSTITUZIONE
Grillo dal blog: “Per questo abbiamo fatto quello che i giornalai e i pennivendoli chiamano “ostruzionismo”. Questi stanno uccidendo la democrazia parlamentare e noi ci siamo opposti, ci opponiamo, ci opporremo sempre. Perché questa fretta per il decreto del Dolce Far Nulla? Per approvare, subito dopo, la revisione dell’articolo 138 della Costituzione, prima delle vacanze di agosto e della chiusura dei lavori parlamentari. Gli italiani non sanno nulla dell’articolo 138 e della riforma costituzionale perché non vengono informati. Ma questo è il vero obiettivo di Letta e Berlusconi. L’articolo 138 impone due votazioni delle camere e un referendum confermativo per modificare la Costituzione. E’ la cassaforte che impedisce colpi di mano dei partiti per cambiare la Costituzione a loro piacimento. Eliminata la barriera dell’articolo 138 pdl e pdmenoelle possono far strame della carta costituzionale per blindare il loro regime”.
Grillo continua “la nostra opposizione, fatta con notti insonni passate in Parlamento per leggere obiezioni fatte da ogni nostro singolo “cittadino” parlamentare, ha ottenuto lo spostamento a inizio settembre dell’approvazione delle modifiche all’articolo 138. Abbiamo guadagnato un mese in cui faremo informazione, spiegheremo, cercheremo consenso tra gli italiani per bloccare questo attacco alla democrazia. Il Parlamento è (dovrebbe essere) l’espressione della volontà popolare, ma è stato privato di qualunque potere, persino di nominare (invano) il presidente della Repubblica. Il decreto del Dolce Far Nulla è un contenitore vuoto”.