Nasce il comitato bolognese per Civati
Il 24 luglio 2013 al Circolo PD Murri di Bologna si è tenuto un incontro di sostegno alla candidatura alla segreteria del partito di Giuseppe Civati; malgrado i tempi piuttosto stretti – le mail di invito sono state spedite solo pochi giorni prima – e la data prettamente estiva l’incontro ha avuto un notevole successo in termini di partecipazione, con la saletta del circolo stracolma di persone costrette anche a stare in piedi, relegate ai margini della stanza se non addirittura nei corridoi circostanti.
L’incontro si è strutturato attraverso una presentazione della candidatura di Civati, tenuta da alcuni esponenti delle istituzioni tra cui il consigliere regionale Antonio Mumolo, autore di un applauditissimo intervento, e personalità particolarmente in vista della politica locale come Salvo Tesoriero, da anni collaboratore di Civati, o come Elly Schlein di OccupyPD; dopo gli interventi degli organizzatori è seguito un dibattito in cui i partecipanti hanno potuto prendere la parola ed esporre alla platea, organizzatori compresi, le loro considerazioni.
La composizione del pubblico è stata piuttosto eterogenea, anche se era predominante la componente di coloro che al Congresso del 2009 appoggiarono la Mozione Marino; non mancavano tuttavia persone che in quella stessa occasione espressero la propria preferenza per Bersani o addirittura che si sono avvicinate – o riavvicinate – al PD proprio in virtù della candidatura di Civati.
Il denominatore comune tra i partecipanti, naturalmente, è la profonda insofferenza per le attuali politiche tenute dal PD, sia in riferimento agli eventi che portarono alla rielezione di Napolitano alla Presidenza della Repubblica, sia al modo in cui il PD subisce quotidianamente l’agenda politica del PdL, mostrandosi incapace, malgrado la maggioranza numerica di cui in teoria dispone, di imporsi dal punto di vista propositivo e di programma.
L’incontro, naturalmente, era finalizzato a costituire una sorta di primo contatto di un futuro comitato, o per meglio dire di una futura task force che nel territorio bolognese dovrebbe svolgere attività di propaganda elettorale a favore di Civati al momento della definizione delle regole del congresso.
Per questa ragione non vi è stata una vera e propria presentazione della figura di Pippo Civati, data per scontata dalla maggior parte degli organizzatori e dei presenti ma che forse ha penalizzato coloro che si sono recati all’incontro mossi da semplice curiosità ma senza avere un’idea chiara del candidato in sé.
Per la stessa ragione, nell’incontro non si è parlato in dettaglio né della visione politica di Civati – che costituirà l’ossatura della sua mozione – né di ruoli, modi e tempi in cui dovrebbe costituirsi e muoversi il comitato in suo appoggio, né, infine, di quali tecniche adottare nell’approccio al potenziale elettorato delle primarie; non essendo in effetti ancora definite con precisione le regole del congresso, sarebbe stato impossibile muoversi in tal senso, ma questa limitazione ha giocoforza ridotto gli argomenti di discussione, che in massima parte si sono limitati a valutazioni della figura di Civati in relazione all’attuale situazione politica generale e agli altri candidati, in particolare all’ovvia e ingombrante figura di Matteo Renzi.
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