Via libera dal fisco al Redditometro 2013
Redditometro 2013, via libera dal fisco
Dopo mesi e mesi di polemica, con annessa querelle giudiziaria, entra in vigore il nuovo redditometro che avrà una maggiore tolleranza e un’attuazione su base geografica e campionaria.
Per mesi il redditometro, strumento ‘ideato’ durante il governo Monti per combattere più duramente la piaga dell’evasione fiscale, da sempre altissima in Italia, è stato contestato, analizzato, combattuto. C’era stata anche una sentenza della sezione distaccata di Pozzuoli del tribunale di Napoli che giudicava il redditometro illegittimo perché lesivo per la privacy, sentenza che aveva fatto sorridere i contribuenti italiani.
Ma con l’emanazione della circolare esplicativa ed attuativa del nuovo redditometro 2013, il tribunale partenopeo è stato costretto a dichiarare illegittima la vecchia sentenza ed a dichiarare che lo strumento redditometro non è lesivo per la privacy.
Entra così in vigore il nuovo redditometro, esaurientemente spiegato dall’agenzia delle entrate tramite delle semplici ed intuitive slide.
Il nuovo redditometro, usando vari e numerosi incroci di dati fiscali che saranno forniti dalle varie agenzie governative e dividendo i giudizi per grandezza del nucleo familiare e provenienza geografica, avrà una impostazione molto più collaborativa del precedente modello, permettendo ai contribuire di spiegare la propria posizione su più step.
In seguito alle proteste della corte dei conti e del mondo politico, che denunciava una troppo stretta incombenza del fisco sulle tasche degli italiani, il nuovo redditometro avrà anche una moderata tolleranza, avviando indagini solo nel caso le spese calcolate saranno superiori del 20% rispetto al reddito totale dichiarato e, soprattutto, solamente in presenza di dati reali così da ridurre i contenziosi tra enti e cittadini di quasi 50.000 unità, passando da poco meno di 730 mila contenziosi a meno di 690 mila.
I controlli saranno effettuati su centinaia di voci di spesa, raccolte in 7 categorie: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, attività sportive e ricreative e cura della persona, altre spese significative, investimenti immobiliari e mobiliari netti. Una grandissima attenzione sarà dedicata alle spese per l’abitazione, a cui non scapperanno le case all’estero mentre non saranno conteggiati né gli immobili strumentali, come magazzini o negozi, né le pertinenze, come garage o cantine. Particolare attenzione sarà dedicata anche ai capitoli di spesa dedicati all’acquisto e gestione di automobili e barche, ma anche alla spesa per i libri scolastici.
Le famiglie saranno divise per grandezza di nucleo familiare e per età, dividendo tra coppie o single che abitano da soli divisi per tre fasce d’età (under 35, tra 35 e 65 anni, over 65), tra coppie con 1, 2 o più figli. Inoltre le indagini saranno divise anche per aree geografiche (Nord ovest, Nord Est, Centro, Sud, Isole) per contestualizzare le spese e il reddito dichiarato.
Francesco Di Matteo