Sondaggio Swg ad Agorà Estate, chi Guiderà il PDL dopo Berlusconi?
Il sondaggio che Swg ha condotto per Agorà Estate si occupa principalmente della condanna confermata ieri dalla Corte di Cassazione a Silvio Berlusconi, oltre a rilevare come sempre le initenzioni di voto e la fiducia nei leader politici.
Come prevedibile, gli elettori di PD e PDL sono fortemente schierati contro e a favore dell’idea che Berlusconi sia perseguitato dalla magistratura: solo il 10% degli elettori PD pensa che sia vero, mentre è il 94% degli elettori PDL a pensarla così. Meno schierati dei Democratici sono gli elettori del M5S, tra cui un elettore su quattro pensa che Berlusconi sia effettivamente perseguitato dai magistrati, mentre nella popolazione generale la pensa così il 43%.
Gli elettori PDL, dopo la condanna del Cavaliere vedono Alfano come unica alternativa per la guida del PDL, ma pensano anche ad un Berlusconi-dopo-Berlusconi, mentre è meno quotata Marina Berlusconi e non viene quasi presa in considerazione l’idea di una nuova figura (Mister x). Tra l’elettorato generale, l’idea preponderante è che dopo la fine della carriera politica di Berlusconi il PDL finirà (27%), mentre il 22% punta su Alfano e il 15% ancora sul Cav. Tra gli elettori PD, dopo la condanna regna il desiderio che il PD mantenga stabile la maggioranza di Governo (68%), continuando a lavorare insieme al PDL per attuare le riforme necessarie, mentre il 29% vorrebbe la rottura dell’alleanza e il 3% non sa.
In questo scenario, vediamo che questa settimana sale di 6 punti la fiducia in Berlusconi, ma sono in crescita anche Renzi, Alfano, Monti ed Epifani (tutti +3%), Letta (+2%) e anche Vendola e Grillo (+1%). Scende solo la fiducia in Napolitano (-2%) che rimane comunque al secondo posto tra i politici che godono della maggiore fiducia da parte degli Italiani, subito dopo Renzi (oggi al 55%).
Nelle intenzioni di voto, la distanza tra Pdl e Pd rimane praticamente invariata, poiché entrambi crescono di più di un punto percentuale, ottenendo rispettivamente il 28,3% ed il 24,7% delle preferenze. Torna invece sotto il 20% il M5S, che perde l’1,8% scendendo al 18,2%. Guadagnano terreno la Lega e Fratelli d’Italia, mentre cala consistentemente Scelta Civica (-0,8%). Meno importanti le flessioni di SEL, Azione Civile e La Destra, con UDC che rimane invece stabile al 1,5%.