Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e già presidente della provincia di Salerno, secondo la Procura di Salerno avrebbe agevolato l’ascesa politica di Giuseppe Fabbricatore, di Nocera Superiore.
Per il pm Montemurro, Fabbricatore è “appartenente ad organizzazioni criminali di stampo camorristico” facenti capo ai massimi esponenti della Nuova Famiglia e al boss Pasquale Loreto. Secondo l’accusa per l’ex presidente della Provincia di Salerno, Cirielli, si configura il reato del 416 bis oltre alla corruzione e all’abuso d’ufficio.
Più nello specifico, secondo il pm della procura di Salerno, il deputato Cirielli che all’epoca dei fatti relativi all’inchiesta ricopriva l’incarico di presidente della Provincia di Salerno e parlamentare del Pdl, avrebbe ricevuto illecitamente da Giuseppe Fabbricatore il sostegno politico elettorale nella campagna tesseramento del Pdl nell’anno 2011 ottenendo con il suo contributo falsi iscritti al partito.
Fabbricatore avrebbe ricevuto da Cirielli un favore per la moglie Assunta Manzo, in modo che risultasse vincitrice del concorso di funzionario direttivo amministrativo.
Per agevolare la moglie di Fabbricatore, Cirielli, attraverso il compimento di atti contrari ai propri doveri di ufficio, avrebbe concorso nell’illegittimo ampliamento dei posti messi a concorso con l’incremento di una unità rispetto al numero di persone da assumere presso la provincia di Salerno.
Col sostegno di Fabbricatore, impegnato nella operazione di ricerca e stipula di falsi tesserati al Pdl, Cirielli acquisiva la maggioranza assoluta in sede precongressuale e congressuale in danno della corrente facente capo all’onorevole Mara Carfagna, “con conseguente possibilità di orientare in proprio esclusivo favore gli organi direttivi del partito ed i successivi assetti dirigenziali sul territorio”.
CIRIELLI “HO LA COSCIENZA A POSTO E PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA”
“Ho ricevuto un avviso di garanzia, nel senso più tecnico del termine, emesso dalla Procura di Salerno, allo scopo di essere sentito in merito ad un’indagine relativa al tesseramento del PdL nel 2011, in relazione al mio ruolo di ex presidente della Provincia”.
In particolare – spiega Edmondo Cirielli – sono chiamato a chiarire l’iter procedurale di una delibera di Giunta provinciale approvata mentre ne ero alla guida. Nonostante sia dispiaciuto per questa vicenda sono con la coscienza a posto perché convinto di aver rispettato le leggi e le procedure e di non aver commesso alcun reato. Nel ribadire rispetto e fiducia nella Magistratura, darò piena collaborazione fornendo tutte le spiegazioni e i chiarimenti necessari all’indagine”.