Il governo vada a casa e si vada ad elezioni in fretta. Ha affidato a Twitter il suo pensiero Roberto Maroni, segretario federale della Lega Nord.
Dopo le critiche del Quirinale alla posizione del Pdl rappresentata da Sandro Bondi (definita “irresponsabile” da ambienti del Colle) e le accuse di eversione lanciate da Stefano Fassina (mentre Bruno Tabacci, Cd, parla più elegantemente di “colpo di sole”), arriva la stroncatura del presidente della Lombardia.
Dal ruolo di opposizione in cui si ritrova dopo la formazione del governo presieduto da Enrico Letta, Maroni osserva perplesso le fibrillazioni che scuotono la maggioranza dopo la sentenza di Cassazione sul caso Mediaset e affida alla Rete le sue riflessioni.
“Il PdL evoca la guerra civile, il Pd lo accusa di eversione. E questa sarebbe una maggioranza di governo?” si chiede il leader leghista, condensando in poche battute le posizioni dei due partiti di maggior peso che sostengono l’esecutivo in carica dal suo insediamento.
Ove il messaggio non fosse stato abbastanza chiaro, Roberto Maroni emette la sua sentenza lapidaria: “LETTA GO HOME, ELEZIONI SUBITO”.
Il maiuscolo fa urlare l’ultimo tweet del presidente della Regione Lombardia e chiede che si vada quanto prima alle urne, dopo che il Presidente del Consiglio letta avrà rassegnato volontariamente le dimissioni o vi sia stato costretto, con il venir meno della fiducia.
La posizione di Maroni, sia pure con varie sfumature, è condivisa da buona parte degli esponenti dell’opposizione: per loro la maggioranza non c’è più o, in ogni caso, non deve più restare tale. L’unica strada, a questo punto, sarebbero le elezioni, Napolitano permettendo.