Fact-checking di Pagella Politica Berlusconi e i processi a suo carico

Silvio Berlusconi ha dichiarato: “Da quel momento [la discesa in campo] si scatenò contro di lui [se stesso] un’azione ininterrotta della magistratura che nel ’94 fece cadere il governo, tramite un’accusa di corruzione cui seguì un’assoluzione con formula piena, un’azione che si sviluppò poi con oltre 50 processi di cui 41 conclusi senza essere riusciti a raggiungere una condanna”. Pagella  Politica ha effettuato il fact-checking della dichiarazione e si è espressa con un “Nì”.

Arriva la condanna definitiva per Berlusconi sul caso Mediaset e, puntualmente, arriva anche un video-messaggio in cui il leader del Pdl si difende e contrattacca. E’ risaputo che Berlusconi, quando parla del suo rapporto con la magistratura, tende un po’ all’iperbole. Rimane memorabile una sua citazione del 2009: “sono in assoluto il maggiore perseguitato dalla magistratura di tutte le epoche, di tutta la storia degli uomini in tutto il mondo“. Ma andiamo a vedere se il suo ultimo conteggio dei processi subìti e la ricostruzione degli eventi che portarono alla caduta del governo nel 1994 sono corretti.

Facciamo un ripasso di storia recente. Nel novembre del 1994, Berlusconi, al governo da sei mesi, viene raggiunto da un invito a comparire da parte della procura di Milano, mentre si trova a Napoli per presiedere una conferenza internazionale sulla criminalità promossa dalle Nazioni Unite. L’indagine riguardava presunte tangenti pagate dalla Fininvest ad alcuni ufficiali della Guardia di Finanza impegnati in verifiche fiscali nelle società Mediolanum, Mondadori, Videotime e Telepiù tra il 1989 e il 1994.

La notizia fu una vera bomba sul governo e sicuramente incrinò i rapporti già non idilliaci del Cavaliere con la Lega, ma è discutibile che sia stato proprio questo episodio a determinare le sorti dell’esecutivo, caduto un mese dopo sulla riforma delle pensioni. Come riporta il Corriere della Sera dell’epoca, “il governo Berlusconi cade per l’uscita della Lega, contraria a provvedimenti che colpiscano le pensioni e delusa dal poco impegno della coalizione sul federalismo“. Bisogna però anche sottolineare che Bossi, nel discorso alla Camera con cui il 21 dicembre 1994 annunciava il ritiro della fiducia al governo, tra le tante critiche rivolte all’esecutivo menzionava anche che si era trattato “di un governo dei conflitti con la magistratura”.

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Il leader del Pdl ha invece ragione quando sottolinea che da quella accusa seguì un’assoluzione con formula piena. In primo grado era stato infatti condannato a 2 anni e 9 mesi. In appello, invece, era stato assolto nel merito per il solo episodio Telepiù. Per le altre tre corruzioni era stato riconosciuto responsabile, ma con la concessione delle attenuanti generiche era scattata la prescrizione per quei reati. E’ solo nel 2001 che la Cassazione assolve il Cavaliere con formula piena anche per quei tre episodi – “per non aver commesso il fatto”.

Veniamo ora al numero di processi subìti. E’ difficile trovare una fonte univoca, e anche incrociando varie fonti non si arriva mai al numero indicato da Berlusconi: secondo un’infografica di Le Monde i processi di Berlusconi sarebbero 26Travaglio, sul Fatto Quotidiano, l’anno scorso ne elencava 25un’altra infografica di Repubblica ne conta 18 (ma non conta le archiviazioni e non menziona il processo Telecinco), mentre Il Giornale sostiene siano 34 (menzionando una serie di indagini archiviate subito che gli altro non menzionano e, curiosamente, omettendo di specificare che nel processo Ruby e in quello Unipol c’è già una condanna in primo grado…).

Da dove arrivano, allora, i numeri di Berlusconi? Dicendo di aver subito più di 50 processi, di cui 41 conclusi senza una condanna, sembrerebbe potersi dedurre che sia stato condannato almeno in 9 occasioni. Quindi? E’ probabile che Berlusconi sia arrivato a quei numeri contando i vari gradi di giudizio all’interno dello stesso processo, enumerandoli come diversi processi. Ad esempio, mentre il processo Mediaset appena chiuso viene contato dalle altre fonti come un processo solo, Berlusconi lo divide in tre processi: Tribunale, Appello e Cassazione.

Seguendo questo approccio tecnicamente non corretto, e con l’aiuto della esaustiva pagina Wiki sui procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi (corredata di link specifici per ciascun processo), l’ex premier è stato condannato 8 volte su un totale di 45 “verdetti” (e non “oltre 50”). Gli esiti sono stati decisamente misti: un misto di archiviazioni (11); sentenze di assoluzione per insussistenza del fatto o per non aver commesso il fatto (13); di assoluzione perché il fatto non costituisce più reato (2); di non luogo a procedere per intervenuta amnistia (2) o prescrizione (9).

Non è poi esattamente vero che l’attenzione della magistratura nei confronti del leader del Pdl coincida con la sua discesa in politica. La maggior parte dei processi sono, sì, successivi, ma già nel 1983 la Guardia di Finanza mette sotto controllo i telefoni di Berlusconi, nell’ambito di un’inchiesta – poi archiviata – su un presunto traffico di droga. E nel 1990 la Corte d’Appello di Venezia dichiara che Berlusconi aveva commesso il reato di falsa testimonianza nell’ambito dei suoi rapporti con la P2, ma il reato viene giudicato estinto grazie a un’amnistia varata proprio in quell’anno.

Ricapitolando:

i) che il primo governo Berlusconi sia caduto in seguito all’intervento della procura di Milano è quantomeno dubbio, anche se è vero che poi quel caso si concluse con un’assoluzione con formula piena;

ii) che l’ex premier abbia subito oltre 50 processi è una leggera esagerazione anche a voler identificare come più processi le diverse fasi dello stesso caso;

iii) che i problemi giudiziari comincino con l’impegno in politica non è vero, anche se la maggior parte delle indagini e dei processi a carico si concentrano dopo il 1994.

Giudizio complessivo: “Nì”!

(Mettiamo di seguito l’infografica de Le Monde sopracitata per una visualizzazione efficace dei processi del (ormai ex?) Cavaliere.