Grillo, Napolitano faccia un passo indietro
Sono lontanissimi i tempi quando Grillo si complimentava con il presidente dello stato, in occasione della risposta a tono alle critiche, all’indomani delle politiche dello scorso febbraio, fatte dallo sfidante della Merkel dell’SPD, Peer Steinbruek, che denunciava la vittoria di due clown alle elezioni italiane. Anzi, in completa contrapposizione agli atteggiamenti di allora, Grillo si è ora scagliato contro il presidente Napolitano colpevole, a suo dire, della difficile situazione politica italiana.
‘Napolitano ci ha provato. Lui voleva, vuole, lo status quo, la stabilità politica’. Comincia così l’ultimo post sul blog di Grillo, che fa una breve analisi delle responsabilità del capo dello stato rispetto all’attuale situazione politica nazionale. Infatti, secondo Grillo, il presidente è colpevole di aver voluto a tutti i costi un governo dalle larghe intese affinché ‘potesse impedire il crollo del Paese. Invece ha ottenuto l’effetto contrario. E’ stato un doppio azzardo quello di voler rimanere per un altro settennato e accettare un governo condizionato da Berlusconi imputato in più processi che, fosse solo per la statistica, poteva diventare un pregiudicato in poco tempo’. Il riferimento è chiaramente ai complicati sviluppi dopo la sentenza della cassazione, che ha stabilito la condanna di Silvio Berlusconi a 4 anni di carcere e ad una interdizione ancora da definire. E’ colpa di Napolitano se, dice Grillo, ci si trova in questa situazione, visto che è stato incaricato un governo condizionato da un possibile condannato, come poi effettivamente è successo.
Le accuse arrivano il giorno dopo l’accusa di Grillo ad alcuni giornalisti, definiti ‘pennivendoli da bar’, colpevoli, secondo il comico genovese, di inventare false notizie, come il programma di 5 punti su cui dovrebbe basarsi un governo formato da PD e 5 stelle, per sopperire ai possibili tremiti della maggioranza dopo la sentenza Mediaset. Le voci sono state smentite dal comico che ha ribadito che il suo partito non si alleerà mai né con il PDL, né con il PD, giudicati egualmente colpevoli e responsabili dello sfascio italiano.
Il post sul blog continua con una critica anche al governo Letta che, secondo il leader del MoVimento, è stato politicamente ed amministrativamente nullo, giudicando insufficiente il lavoro del governo. Di tale fatto viene, ancora, accusato il capo dello stato, che ha consegnato il Paese all’immobilità e alla cristallizzazione dello status quo. Dopo le discussioni sulle problematiche economiche, quelle primarie, sono arrivati ‘silenzi, rinvii, gli annunci’, poi solamente un ingiustificato tentativo di modificare la costituzione nelle sue parti fondamentali.
Il pezzo si chiude poi con la richiesta di dimissioni al presidente Napolitano. ‘Gli chiedo un passo indietro, il passaggio del testimone a un altro presidente che deciderà se sciogliere le Camere o proporre scenari di governo diversi da quello attuale che è insostenibile come Napolitano stesso probabilmente ammetterebbe in privato’. Grillo, quindi, chiede un cambiamento radicale nella gestione della politica nazionale, cambiando rotta spostandosi verso un governo realmente progressista e riformista, abbandonando la strada degli inciuci e delle larghe intese. ‘Ci sono sempre le alternative, signor Presidente, e oggi è necessario voltare pagina’.