Giallo sul palco di via del Plebiscito. Abusivismo o scaramuccia?
Giallo sul palco di via del Plebiscito: abusivismo, prepotenza o semplice scaramuccia?
Nelle ultime quarantotto ore è rimbalzata la notizia della multa di 4500 € che dovrà essere saldata dagli organizzatori della manifestazione proCav del 4 agosto. Il Comune di Roma, secondo lo stesso Ignazio Marino, non avrebbe rilasciato l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico.
Il caos regna sovrano attorno a questo piccolo caso, che sta paradossalmente scuotendo la capitale, poiché il comune di Roma ha affermato di non aver ricevuto alcuna richiesta per l’OSP da parte del PDL e, anzi, sarebbe giunta una richiesta appena tre ore prima dell’avvio del comizio; la richiesta in questione, ovviamente ritardataria, sarebbe stata inoltre incompleta ed errata in quanto avrebbe richiesto l’OSP per il 3 agosto e non per il 4.
Il PDL e gli organizzatori sembrano basiti: la questura aveva autorizzato la manifestazione in seguito alla comunicazione, dettagliata e completa, avvenuta il giorno antecedente al comizio. Questa notizia sembrerebbe l’unica accertata poiché il comando dei vigili urbani, durante la mattinata di domenica 4 agosto, ha svolto quelli che sono i provvedimenti burocratici soliti previsti dalla questura per tali manifestazioni.
Il caso si complica ulteriormente quando, sul luogo del delitto, per sfruttare al meglio il suolo e per motivi di sicurezza, – chiarisce il PDL – sarebbero stati rimossi, con l’aiuto dei vigili urbani, alcuni pali e segnali stradali che, sempre secondo il PDL, sarebbero stati ripristinati entro le ore 21.30 della sera stessa. Nonostante tutto, la polizia municipale di Roma ha proceduto ad inoltrare la notizia di reato di danneggiamento del suolo pubblico alla procura della Repubblica.
Ad infastidire l’On. Cicchitto è stata la nota emessa dal Campidoglio che ha dichiarato di essere: “Sempre disponibile a valutare ogni richiesta di occupazione di suolo pubblico ma solo seguendo le procedure corrette e rimanendo nell’ambito della legalità, valore a cui questa amministrazione tiene molto”. Secondo il deputato azzurro, ex socialista, il sindaco Marino si sarebbe dimostrato un “cretino” capace di scatenare solamente polemiche burocratiche.
La risposta a Cicchitto arriva dal vicesindaco Nieri: “L’onorevole Cicchitto ha dato del cretino al sindaco? Potrebbe essere un’offesa ma detta da lui non risulta essere così” mentre altri come Sabrina Alfonsi, presidente del I° municipio, e Paolo Masini, assessore ai lavori pubblici di Roma capitale, hanno rincarato la dose parlando di un gesto di disprezzo del patrimonio pubblico e chiedendo, come accade per chi imbratta i muri di Roma, che sia lo stesso Berlusconi a ripristinare i pali.
Potrebbe essere una mossa saggia quella di sanzionare chi non rispetta le leggi senza voler far apparire tutto in prima pagina? Soprattutto quando a Roma, e non solo, vi sono problemi più gravi di due pali rimossi e quando gli elettori, delle scaramucce burocratiche, ne hanno sentite abbastanza. Inoltre, chi glielo va a dire a Marino e alla sua cerchia che il palco non lo ha montato personalmente Silvio e che, lo stesso Cavaliere, una multa da 4500 € la paga in contanti? Sembra di vedere dei bambini, uso il plurale perché esemplari simili sopravvivono anche all’opposizione, che rubano una caramella per il semplice gusto di fare un dispetto, ben consci che l’altro bambino ha la cameretta piena di caramelle. Insomma questo caso, che sta proprio scuotendo le viscere dei romani, dipinge la maturità della classe politica odierna.
Lorenzo Stella