Il pasticcio del giudice Esposito, l’ottimismo di Saccomanni
La rassegna stampa odierna apre con la bufera politica creatasi dopo le dichiarazioni del giudice Esposito rilasciate in un’intervista al quotidiano Il Mattino. Il giudice, che ha presieduto il collegio della sentenza definitiva contro Berlusconi nel processo Mediaset, ha anticipato le motivazioni della condanna al giornale. “Berlusconi sapeva della frode per questo è stato condannato”. L’intero Pdl è insorto: fatto gravissimo. Il giudice ha poi tentato di ritrattare ma il quotidiano ha confermato l’intervista. Il Corriere commenta “Un arbitro in fuorigioco”. La Stampa scrive “Parole improprie ma niente ombre sul verdetto”. Repubblica dà spazio alla difesa del giudice Esposito “Ma quella frase nel mio testo non c’era”. Il Sole 24 Ore evidenzia “il peso delle parole”. Il Messaggero “Per spegnere l’incendio non serviva altra benzina”. Il Mattino scrive “Verità amara e dovere di raccontarla”. Il Secolo XIX “Il conservatore che ama parlare male del Cavaliere”. L’Unità titola “Non esistono salvacondotti”. Il Giornale attacca Esposito “Giustizia in mutande. Il bugiardo. Berlusconi: è la prova che la sentenza era già scritta”. Il Manifesto commenta “L’assist dell’ermellino al Cavaliere”. Libero “Sentenza da cassare. Processo al giudice”. Il Fatto Quotidiano commenta ironico “Tutti contro il giudice Esposito: ha osato dire che B. è colpevole”. Il Tempo “Chiediamo la grazia ma per l’Italia”.
La rassegna stampa del Tp si occupa anche delle dichiarazioni del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. “Per l’Italia la recessione è finita” ha detto il titolare del Tesoro. Intanto il premier Enrico Letta, nel commentare i suoi primi 100 giorni al governo, ha dichiarato: “Bisogna andare avanti, non ci sono alternative”. Il Corriere “Saccomanni fiducioso: la recessione è finita”. La Stampa spiega quale sia “il passo che manca per la ripresa”. Per L’Unità l’annuncio del ministro “è un’occasione da cogliere”. Avvenire titola “Agganciare la ripresa”.