Dall’urna di Nyon 5 possibili avversarie per il Milan
Il quadro per i play-off di Champions è ora completo. I risultati del terzo turno preliminare non hanno riservato particolari sorprese, con il passaggio del turno da parte di Lione, Zenit, Metalist, PSV e Fenerbahce, che hanno avuto la meglio rispettivamente su Grasshopper, Nordsjaelland, PAOK, Zulte Waregem e Salisburgo.
Lione e Zenit si aggiungono quindi a Milan, Arsenal e Schalke 04 nel quintetto delle teste di serie, mentre Metalist, PSV e Fenerbahce affiancheranno Real Sociedad e Paços de Ferreira nel lotto delle loro possibili sfidanti.
Osserviamo più da vicino le 5 eventuali avversarie del Milan, in attesa del verdetto del sorteggio dell’urna di Nyon, previsto per il 9 agosto.
PSV Eindhoven. Non sarà la squadra in grado di replicare i fasti del periodo tra la seconda metà degli anni ’80 e la prima degli anni ’90 (6 scudetti, 3 Coppe e una Supercoppa d’Olanda e una Coppa Campioni, nella stagione del “Triplete” 1987-88) ma senza dubbio il PSV resta un avversario difficilmente decifrabile e, perciò, da temere. Gli ultimi 5 anni, in realtà, sono stati costellati da delusioni (una Coppa ed una Supercoppa d’Olanda ma zero scudetti), con la stagione 2012-13 contrassegnata addirittura dall’eliminazione ai gironi di Europa League, nello stesso raggruppamento di Napoli e Dnipro.
Curiosamente, l’ultimo grande risultato in Champions League del club olandese è proprio legato ai rossoneri. Nella stagione 2004-05, infatti, il club allora allenato da Hiddink raggiunse la semifinale, subendo una bruciante eliminazione nei minuti finali della rocambolesca gara di ritorno (3-1 finale, inutile per gli olandesi a causa dello 0-2 subito all’andata a Milano), spianando la strada a quello che, per il club di Ancelotti, si sarebbe poi rivelato “l’incubo di Istanbul”, con la sconfitta contro il Liverpool.
Uno dei maggiori protagonisti di quella semifinale, Phillip Cocu (2 gol nella gara di ritorno), è il nuovo allenatore del club, subentrato ad Advocaat. Il suo arduo compito sarà di mantenere (e addirittura rilanciare) la competitività di un club privato di tre elementi di spicco come il mediano Strootman (ceduto alla Roma), l’ala Mertens (approdata al Napoli) e la punta Lens (acquistato dalla Dinamo Kiev), a cui si è aggiunto il ritiro del mitico capitano Van Bommel.
Metalist Kharkiv. La squadra ucraina è solo uno dei tanti esempi del calcio dell’Europa centro-orientale emergente ad alti livelli. Dopo una sporadica esperienza nella Coppa delle Coppe ’88-89 (eliminazione agli ottavi), il club ucraino è tornato regolarmente nelle competizioni europee a partire dal 2007, collezionando ben 6 partecipazioni consecutive alla Coppa Uefa/Europa League, raggiungendo i quarti di finale nella stagione 2011-12. Il secondo posto nel campionato ucraino 2012-13 ha permesso al Metalist di ottenere, per la prima volta nella sua storia, il pass per i preliminari di Champions League.
Tra le file dei gialloblu di Kharkiv particolare attenzione meritano due vecchie conoscenze del campionato italiano: il capitano Sosa (autore di una fugace quanto fallimentare esperienza al Napoli, due stagioni orsono) e il “Papu” Gomez, appena prelevato dal Catania. Occhio anche ad un altro neo acquisto, quel Marko Dević autore delle due reti che hanno regolato il PAOK nella gara d’andata del terzo turno preliminare.
Fenerbahçe. La semifinale dell’Europa League della scorsa stagione rappresenta il punto più alto della storia del club turco nelle competizioni internazionali, nonché l’unico risultato di rilievo raggiunto in Europa nell’ultimo quadriennio, dopo i quarti di finale di Champions League centrati nel 2008 (con eliminazione per mano del Chelsea). Per il resto, l’ultimo ventennio è stato contrassegnato da sporadiche partecipazioni sia in CL (con eliminazione ai gironi nel 1996-97, 2001-02, 2004-05, 2005-06 e 2008-09) che in EL (fuori al secondo turno nel 2009-10).
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Per il club di Istanbul (che non vince uno scudetto dal lontano 2007), l’estate 2013 è stata vissuta sul filo del rasoio, con la spada di Damocle rappresentata dalla possibile esclusione dalle competizioni internazionali. La UEFA, in seguito allo scandalo scommesse relativo alla stagione 2010-11, a fine giugno aveva comminato al club turco ben due anni (più uno con la condizionale) di estromissione dalle coppe europee. La squalifica, ridotta a 2 anni dalla Commissione d’Appello dell’UEFA, è stata in seguito sospesa dal TAS di Losanna, accogliendo il ricorso d’urgenza presentato dal club turco e permettendogli di partecipare al terzo turno preliminare di Champions.
Tanti gli elementi di spicco. Dall’olandese Kuyt (ex Liverpool) all’ex juventino Krasic, senza dimenticare le due imprevedibili punte africane, il senegalese Sow e il camerunense Webò. Una menzione meritano anche due pedine importanti della nazionale portoghese, come il difensore Bruno Alves (appena prelevato dallo Zenit) e il centrocampista Raul Meireles (ex Chelsea).
Real Sociedad. Dopo ben 10 anni di anonimato, la Real Sociedad torna alla ribalta del calcio spagnolo e continentale. Tanto è passato infatti dall’ultimo exploit, il secondo posto nella Liga 2002-03 che garantì ai baschi il pass per la successiva CL, che li vide superare i gironi (2° posto dietro alla Juventus) e poi cedere agli ottavi ai francesi del Lione. Da lì in poi un rapido quanto inarrestabile declino, culminato con la retrocessione in seconda divisione nel 2007.
Dopo il ritorno in Liga nel 2010 ed un paio di salvezze tranquille, il club basco ha centrato al fotofinish (grazie alla sconfitta del Valencia nell’ultima giornata contro il Siviglia) quel quarto posto che gli ha garantito il ritorno nel palcoscenico continentale più importante.
Osservati speciali saranno senza dubbio i giovani dell’attacco. Da Antoine Griezmann (22-enne ala sinistra francese) a Carlos Vela (24-enne attaccante messicano, ex Arsenal), senza dimenticare il neo acquisto Haris Seferovic, 21-enne attaccante svizzero prelevato dalla Fiorentina, dopo un ottimo semestre in prestito al Novara. Occhio anche ad un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, il giovane terzino José Angel, pupillo di Luis Enrique che nell’estate 2011 lo volle fortemente con sé nella sua esperienza sulla panchina della Roma (squadra che peraltro è ancora detentrice del suo cartellino, visto che il calciatore è in prestito biennale al club di San Sebastian).
Paços de Ferreira. Senza dubbio la grande sorpresa di questi preliminari di CL 2013-14. La squadra portoghese, con il terzo posto nel campionato 2012-13 (miglior risultato di sempre), ha conquistato la prima storica partecipazione alla massima competizione europea. Traguardo straordinario per una squadra che, sino al 2000, faticava ad uscire dalla palude della seconda divisione portoghese.
Nel 2007 l’esordio nelle competizioni europee, dopo un 6° posto in campionato che garantì la qualificazione alla Coppa Uefa (con immediata eliminazione ai preliminari). Stesso destino al secondo tentativo, nell’Europa League 2009-10.
Per continuare a cavalcare questo sogno, il club portoghese si è affidato ad uno che di miracoli in chiave Champions ne sa qualcosa. L’allenatore per la stagione 2013-14 sarà infatti Costinha, ex centrocampista del Porto allenato da Mourinho che, nella stagione 2003-04, riuscì nel capolavoro di vincere la Champions League (bissando l’Europa League della stagione precedente), battendo in finale il Monaco.
Le gare d’andata del play-off si giocheranno il 20-21 agosto. Gli incontri di ritorno verranno disputati il 27-28 agosto.