Berlusconi, la guerra dell’Imu e il governo Letta
Le ipotesi del Tesoro
Le polemiche del Pdl arrivano dopo che, in mattinata, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha messo in rete nel sito del suo dicastero un documento, intitolato Ipotesi di revisione del prelievo sugli immobili, nel quale sono contenute nove possibili scenari derivanti da diversi interventi sull’Imu.
Secondo i calcoli effettuati dai tecnici del Dipartimento del Tesoro, l’esenzione totale dall’Imu per l’abitazione principale beneficerebbe 17,8 milioni di contribuenti, ma il loro beneficio aumenterebbe al crescere del reddito complessivo, per cui si parla di “effetto regressivo” e di mossa “non pienamente giustificabile sul piano dell’equità ed efficienza del tributo”. L’abolizione dell’imposta fatta in quel modo (con conseguente necessità di compensare le mancate entrate per comuni) comporterebbe un esborso di 3,4 miliardi di euro per le casse statali.
Il documento del Ministero indica anche altre ipotesi, come l’incremento non selettivo della detrazione di base dell’IMU prevista per l’abitazione principale (costerebbe tra 1,3 e 2.7 miliardi), la rimodulazione selettiva dell’esenzione sulla prima casa (tra 1 e 2,2 miliardi), la riduzione in base all’Isee (2 miliardi, ridotti a 560 milioni se limitata ai disagiati).
Si sono immaginati anche l’intervento sull’Imu contestuale ad altri tributi (in particolare agendo sull’Irpef), la deducibilità dell’Imu per le imprese (costerebbe 1,25 miliardi di euro), la restituzione ai comuni del gettito derivante da capannoni e altri immobili (4,66 miliardi), l’abolizione dell’addizionale comunale Irpef con aumento dell’imposta (3,4 miliardi di euro), nonché l’abolizione del pagamento della prima rata Imu sospeso mesi fa per decreto (richiederebbe 2.4 miliardi).
Vari sindaci (a partire dal genovese Marco Doria e dal bolognese Virginio Merola) hanno concordato con la linea di Saccomanni che punta a una rimodulazione dell’imposta, senza una sua abolizione. Avevano già suscitato scalpore le dichiarazioni del sottosegretario all’economia Stefano Fassina (Pd), il quale aveva ricordato che “Letta non aveva parlato di eliminare del tutto e per tutti l’Imu, ma di un ‘superamento’ dell’attuale sistema di tassazione sulla casa. E poi, mica solo col Pdl sono stati presi impegni. Anche col Pd. Non ci sembra giusto non far pagare l’Imu a chi ha una casa di 400 metri nel centro di Roma, per poi non avere soldi da destinare a cassintegrati, disoccupati ed esodati o per evitare l’aumento dell’Iva”.