Prosegue l’agosto movimentato di Beppe Grillo. Dopo essersela presa con Renzi, Berlusconi e Napolitano, il leader del Movimento 5 Stelle passa a un tema tra i più cari ai suoi sostenitori: la legge elettorale.
“Dal 2006 i partiti vogliono cambiare la legge elettorale Porcellum. Lo stesso Calderoli ammise subito che era una porcata.
Sono passati gli anni, i governi, da Prodi a Berlusconi a Monti a Letta, e nulla è stato fatto se non proclami e alte grida a uso dell’opinione pubblica” scrive sul suo blog Grillo, da sempre fervente oppositore del sistema elettorale vigente.
E’ proprio l’ex comico a ricordarlo: “La proposta di legge popolare ‘Parlamento Pulito’ che restituiva ai cittadini l’elezione diretta del candidato non è stata presa in considerazione da nessuno, partiti o istituzioni” – rivendica Grillo – “Presentata a Marini, allora presidente del Senato, con 350.000 firme nel dicembre del 2007, è stata lasciata decadere dopo due legislature”.
Il tema è più che mai attuale: con il terremoto Berlusconi ancora in atto, la maggioranza potrebbe aver fretta di tornare alle urne, non prima però di aver trovato l’accordo sulla legge elettorale, magari con un ritorno al Mattarellum del 1993, lasciando il Porcellum del 2005 al suo destino.
Un paio di giorni fa, proprio un esponente del governo, Gaetano Quagliariello Ministro delle Riforme ha toccato il tema, predicando calma: “Non si possono sciogliere le Camere prima che la Corte costituzionale si sia pronunciata sulla legittimità della legge elettorale, ossia prima del 3 dicembre – ha dichiarato Quagliariello a Virus, il programma di Nicola Porro su Raidue -. Non si può andare alle elezioni prima che si sappia se l’attuale parlamento possa essere dichiarato illegittimo”.
Proprio su questo punto Grillo spinge: “Se la Corte Costituzionale dovesse dichiarare illegittimo il Porcellum avremmo un Parlamento di abusivi – scrive -. Tutto questo ha il sapore della farsa, della commedia all’italiana”.
In attesa del giudizio della Consulta sulla legittimità costituzionale del Porcellum, questione sollevata dalla Corte di Cassazione con un’ordinanza del 17 maggio scorso, Grillo e i suoi se la prendono con l’attuale esecutivo: “Capitan Findus Letta e il suo socio Berlusconi” secondo la tesi a 5 Stelle sarebbero colpevoli di aver sottovalutato il tema “inventandosi una riforma costituzionale per introdurre il presidenzialismo, non presente in Costituzione”.
La ricostruzione prosegue così: “D’improvviso il Nipote dello Zio si è ricordato della legge elettorale nel timore di perdere le prossime elezioni e su suggerimento di Violante sta valutando un premio di maggioranza da assegnare con un ballottaggio tra i due candidati premier più votati. Un presidenzialismo con il trucco, un Super Porcellum”.
Ed ecco, in chiusura, l’annuncio: “Per il M5S la stella polare è il Parlamento. Dal mese di settembre sarà possibile discutere on line la proposta di una nuova legge elettorale con gli iscritti al M5S”. L’iniziativa ‘Parlamento Pulito’, citata proprio da Grillo nell’ultimo post, poteva essere riassunta così: nessun condannato in Parlamento, un massimo di due legislature, ripristino della preferenza diretta. Saranno queste le basi su cui si muoverà la consultazione online degli iscritti pentastellati?