Facebook ha deciso di bandire dal social le pagine del gruppo di estrema destra “Patriot Prayer” e del suo leader e fondatore, Joey Gibson.
Che cos’è Patriot Prayer?
Si tratta di un’organizzazione di estrema destra fondata nel 2016 per sostenere Donald Trump, nata a Portland, in Oregon, dove è molto attivo ancora tutt’ora. Questo gruppo si descrive come un movimento che difende gli interessi dei cristiani americani, che combatte per la libertà e si oppone alla presenza dello Stato nell’economia e nella società. Nonostante ciò, utilizza la provocazione e la violenza, infatti viene raccomandato ai suoi sostenitori di andare ai raduni armati.
La società di Mark Zuckerberg ha detto di aver rimosso le pagine come tentativo di chiudere altre pagine che portano alla violenza del mondo reale. Anche l’account Instagram di Gibson è stato rimosso.
Il portavoce di Facebook, Andy Stone , ha dichiarato che “Sono state rimosse come parte dei nostri continui sforzi per rimuovere le Violent Social Militias dalla nostra piattaforma”. Gibson ha contestato la decisione di Facebook in una dichiarazione inviata via e-mail, sostenendo che “I gruppi antifa hanno assassinato il mio amico mentre tornava a casa a piedi, e invece della società multimiliardaria che vieta le pagine antifa di Portland, hanno vietato Patriot Prayer, Joey Gibson, e diverse altre nonne che sono ammesse”.
Non solo Patriot Prayer
Non è la prima volta che Facebook decide di agire chiudendo questo tipo di pagine. Già a giugno infatti, centinaia di account associati a una rete violenta di seguaci del movimento di estrema destra Boogaloo erano stati rimossi, in quanto gli aderenti a questo movimento hanno come obiettivo quello di portare avanti azioni armante e antigovernative.
Sin dall’inizio dell’amministrazione Trump, il gruppo di Gibson è cresciuto a dismisura e attualmente è particolarmente attivo nel nord-ovest del Pacifico, dove Gibson ha tenuto raduni pro-Trump per anni.