L’Imu? “Senza un governo gli italiani pagheranno la tassa sulla casa a settembre e a dicembre di quest’anno”. La minaccia, nemmeno tanto velata, è del premier Enrico Letta, in visita a Baku in Azerbaijan. Un avviso ai naviganti, soprattutto agli alleati del Pdl che avevano minacciato di far cadere il governo qualora l’Imu non venisse abolita. Il presidente del Consiglio ha quindi voluto porre un freno a giorni di contrasti tra le due forze dell’esecutivo di larghe intese ricordando che gli “impegni presi saranno mantenuti”.
Per quanto riguarda l’altro caso spinoso, l’agibilità politica di Silvio Berlusconi, Letta non vede problemi perché le priorità per il Paese al momento sono altre. “Il mio obiettivo e quello di questo governo e’ l’impegno di affrontare per risolvere i problemi degli italiani: questo e’ il nostro impegno ed e’ giusto che il profilo resti quello”.
Le parole del premier non sono piaciute però agli esponenti del Pdl. Il più agguerrito è Maurizio Bianconi. “Siamo stanchi delle sue mezze parole, dei suoi ricatti, del suo giocare a nascondino. Non gli abbiamo dato la fiducia per questo. Di professori incapaci, di ragionieri non si sa al servizio di chi, di democristiani furbetti che pensano di sopravvivere tra ammiccamenti e ricatti non ne sentivamo il bisogno. La nostra pazienza e’ finita con Esposito, e chi ritiene che possiamo stare ai giochi di chi pensa solo a durare si sbaglia di grosso. Attendiamo con fiducia una qualche reazione coerente di quanti del Pdl condividono le responsabilità di governo”. Il capogruppo alla Camera del Pdl Renato Brunetta interpreta in altro modo il messaggio del premier. “Ha perfettamente ragione il presidente del Consiglio: senza un governo gli italiani pagheranno l’Imu di settembre e di dicembre. Gli accordi sono esattamente quelli che anche oggi ha ribadito: con questo governo l’Imu sulla prima casa non si pagherà più”.