Ballottaggio per le primarie francesi

Pubblicato il 12 Ottobre 2011 alle 12:00 Autore: Matteo Patané
Ballottaggio

Le primarie del PS francese tenutesi lo scorso weekend hanno avuto l’esito atteso, concretizzando il ballottaggio tra il favorito Hollande e la sfidante Aubry che si terrà domenica 16 ottobre.
Eppure sono state molte le sorprese che queste consultazioni – le prime del loro genere nel Paese transalpino – hanno riservato per i vertici del partito, ed i segnali che i socialisti sono stati chiamati a cogliere ed interpretare per non dissipare il patrimonio di partecipazione ed entusiasmo generato da questa ampia consultazione popolare.

Confronto PS-PD
europee 2009 e primarie 2009 (PD) e 2011 (PS)

La partecipazione, almeno vista dall’Italia, è stata alta ma non altissima: i due milioni e mezzo di persone che si sono recati alle urne sono molti di più delle prudenziali stime previste dal PS, ma sicuramente molti meno del bacino potenziale di oltre sei milioni di elettori individuato dalle principali case sondaggistiche.
[ad]Entrando nel confronto diretto tra PD italiano e PS francese, si possono mettere in relazione le primarie PD del 2009 – che dovevano però eleggere solo il segretario del partito, e non un candidato per le elezioni politiche – con queste primarie del PS del 2011 utilizzando come metro di paragone comune le elezioni europee tenutesi nel giugno del 2009.
Se in termini assoluti di partecipazione il PS raccoglie circa 600.000 unità in meno del PD, se si rapporta tale risultato alla partecipazione alle europee 2009 lo scenario muta drasticamente: i socialiti francesi chiamano alle primarie circa il 90% degli elettori che li avevano scelti nel 2009, il PD appena il 40%.
In realtà questo confronto deve essere tarato sul diverso appeal delle consultazioni europee nei due Stati e nel lasso di tempo intercorso nel caso francese, tempo che ha visto i sondaggi diventare via via più favorevoli per i socialisti; in generale si può quindi considerare pienamente soddisfacente il tasso di affluenza raggiunto.

Risultati delle primarie del PS

A livello di risultati vi sono state grosse sorprese rispetto a quanto preventivato dai sondaggi, sebbene tutti i principali commentatori avevano indovinato nel pronosticare un ballottaggio Hollande-Aubry. Ben magra consolazione, visto che praticamente ogni altro aspetto è stato smentito dalle urne.
Hollande chiude in testa il primo turno, ma non supera la soglia psicologica del 40% pur sfiorandola, a fronte di sondaggi che lo davano anche al 42% o più. Consegue ottimi risultati nelle città di media dimensione, ma non sfonda nei grandi centri e nell’ambiente rurale. Con il suo milione di voti, ne conserva comunque circa 300.000 di vantaggio sulla diretta concorrente Martine Aubry, ferma al 30,5%; un vantaggio senza alcun dubbio rassicuramente, ma ampiamente inferiore alle attese che vedevano la forbice tra i due contendenti superiore ai dieci punti percentuale. La Aubry mostra uno spaccato geografico di preferenze più consono al bacino elettorale della sinistra, forte nelle grandi città ed in particolare nei quartieri popolari.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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