La tradizionale visita di Ferragosto dei leader Radicali alle principali carceri italiane è avvenuta anche quest’anno ma con una novità: la raccolta delle firme per dodici referendum.
Mentre l’aria veniva impregnata dagli italiani alle prese con la consolidata grigliata di ferragosto, i principali esponenti dei Radicali, fra cui Marco Pannella, Emma Bonino, Maurizio Turco e Mario Staderini, si sono recati in tre differenti carceri per valutarne la condizione e raccogliere le firme sui dodici quesiti proposti dal partito.
La visita, in una nota dei radicali, è così motivata: “Per l’uscita dalla flagranza criminale dello Stato, per l’amnistia e i referendum a sostegno delle posizioni del Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, del Presidente della Commissione Giustizia del Senato Nitto Palma e del Vicepresidente della Camera Roberto Giachetti”.
L’attuale ministro degli Affari Esteri Bonino, al termine della visita al carcere di Rebibbia, ha dichiarato: “Sei dei referendum sono relativi a forme riguardanti la giustizia e gli altri sei a temi che si fa difficoltà ad affrontare: dall’immigrazione al divorzio breve, al finanziamento pubblico ai partiti. Cerchiamo di dare un contributo per portare avanti temi che non sono ovviamente di competenza del governo perché il governo non ha avuto questo mandato. Ma la politica non si esaurisce solo nel governo o nel Parlamento. Anche i cittadini possono e devono dare il loro contributo in tutti gli ottomila comuni.”
Bonino ha continuato ponendo l’accendo sui temi da sempre cari ai radicali: “Crediamo che l’amnistia sia una misura strutturale vera per noi; a partire dalla quale si può tirare il filo per il resto. E’ chiaro che non c’è una maggioranza parlamentare, peraltro ne serve una altissima, però continuiamo a ritenere che sia un’amnistia per la repubblica, per lo stato di diritto, non è un’amnistia per l’umanità, anche se avere un po’ di umanità in politica non dovrebbe essere un reato, spero. Ma riteniamo doveroso perseguirla”.
Marco Pannella, dopo aver visitato Regina Coeli a Roma ieri, si è recato oggi al carcere di Potenza: lì ha potuto registrare dei notevoli progressi nelle condizioni della struttura e lo sforzo dei dirigenti del carcere e degli agenti della Polizia penitenziaria. Pannella ha però specificato: “’La situazione che ho registrato a Potenza non sposta di un millimetro, però, la situazione determinata da decenni di flagranza criminale rispetto al diritto, contro la quale ci stiamo battendo da anni”.
Diversa la situazione constatata da Buzzegoli al carcere di Sollicciano: “Nonostante quella di oggi non si trattasse di una visita ispettiva, abbiamo potuto constatare che i problemi non mancano: dall’eccessiva presenza dei piccioni al ciclico sovraffollamento”.
Il deludente risultato ottenuto alle elezioni politiche, attenuato dal rientro, attraverso la porta sul retro, nella politica che conta, ha visibilmente scosso l’eterno Pannella ed i suoi immancabili scioperi della fame; tanto da indurre il timoniere ad un drastico cambio di rotta. Per ora, stando ai sondaggi, i risultati faticano a vedersi. Chissà se potrebbe essere più incisivo il cambio del timoniere?