Merkel in visita a Dachau, è la prima volta per un cancelliere tedesco.
C’è sempre una prima volta, e quella di Angela Merkel è stata a Dachau. Mai, infatti, dalla fine della seconda guerra mondiale, un cancelliere tedesco si era recato in visita al famigerato campo di concentramento situato nei dintorni di Monaco.
Ieri, invece, la leader cristiano-democratica ha rotto questo schema varcando i cancelli di Dachau e mostrandosi visibilmente toccata a telecamere e fotografi mentre deponeva una corona alla memoria dei caduti nel Lager.
“Grazie di avermi accolto nel luogo della vergogna tedesca, lasciatemi lanciare un appello alla Memoria, che tutti i tedeschi delle generazioni d’oggi e domani prendano il compito di ricordare, quando gli ultimi superstiti della Shoah non ci saranno più” ha dichiarato Merkel.
Sempre Angela Merkel: “Per me è un momento commovente, ricordare qui quello strappo e rottura tremendi dalla civiltà che il nostro paese compì allora. Oggi più che mai la Memoria è necessaria, oggi più che mai è necessario tener presente che la minaccia dell’ultradestra, dell’antisemitismo e di ogni forma di razzismo, discriminazione, emarginazione è viva. Va combattuta con il coraggio civile e l’impegno che noi tedeschi allora non avemmo. Non con l’indifferenza che vediamo anche oggi verso tante nuove sofferenze”.
Teatro di una vera e propria pulizia etnica nei confronti di ebrei, omosessuali, rom e oppositori politici, il campo di Dachau fu il primo Lager ad essere costruito, nel marzo 1933, dai nazisti, solo un mese dopo la loro presa del potere.
Nato inizialmente come campo di concentramento e di lavori forzati, nel corso degli anni divenne invece luogo di vero e proprio terrore, culminato a partire dal 1940, anno di costruzione, all’interno del campo, di diversi forni crematori tesi a portare a compimento il disegno criminale di genocidio ebraico.
È indubbio, quindi, che la visita della Merkel sia carica di significato, anche se qualche malizioso la interpreta più come un’abile passerella in vista delle imminenti elezioni di settembre.
I Verdi e il sito del famoso quotidiano Der Spiegel (vicino alla sinistra) hanno giudicato “di cattivo gusto” l’iniziativa, attirando l’attenzione sul fatto che, subito dopo la visita a Dachau, Frau Merkel abbia proseguito la campagna elettorale in Baviera recandosi ad un comizio della Cdu.
A rispondere alle critiche, però, ci ha pensato direttamente l’ex presidente del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania, Charlotte Knobloch, che ha definito “lodevole” la visita del Cancelliere.