Ha inizio oggi il Campionato di calcio di di Serie A 2013/2014 con l’anticipo pomeridiano tra Verona e Milan.
Tutti a caccia della Juventus, alla rincorsa del terzo scudetto consecutivo.
Anche per quest’anno la prima giornata sarà caratterizzata dal classico “spezzatino”, con le gare spalmate in tre giorni.
Si partirà con un anticipo pomeridiano al sabato, seguito da un anticipo serale. La domenica vedrà una gara alle 18 e le restanti alle 20:45. Chiuderà il posticipo del lunedì.
Il nastro di partenza della massima serie verrà tagliato nel segno di Mario Balotelli, protagonista annunciato della sfida del Bentegodi dopo le polemiche degli ultimi giorni sul tema del razzismo che hanno coinvolto anche esponenti di spicco del mondo politico, come il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi.
Alle 18 quindi i rossoneri scenderanno in campo in casa dei neo promossi scaligeri, che ritrovano la Serie A dopo 11 anni e sono fermamente intenzionati a restarci. Per il Milan ritorno in quella che nel ’73 fu ribattezzata la “fatal Verona”, nonostante si sia rivelata più generosa nell’ultimo periodo (l’ultima vittoria degli scaligeri risale al ’97).
Allegri sembra fortemente orientato al tridente a lui caro nell’ultima stagione, con Niang accanto a Balotelli ed El Shaarawy. 4-3-3 anche per il Verona, che però rinuncia all’attacco pesante visto in campo a Palermo in Coppa Italia: giocherà Toni, con il bomber Cacia relegato in panchina.
Il secondo anticipo vedrà scendere in campo i campioni d’Italia della Juventus, attesi dalla difficile trasferta di Marassi contro la Sampdoria. La stagione si riapre quindi così come si era chiusa, cioè in trasferta contro i blucerchiati. Dita incrociate per i ragazzi di Conte, che sperano in un esito diverso rispetto al ko di maggio per 3-2. La Samp è peraltro l’unica squadra che ha lasciato a bocca asciutta i bianconeri nella passata stagione: 0 punti su 6 in palio per la squadra di Conte.
L’ultima vittoria della Juventus contro la Samp risale al 2009, mentre l’ultimo successo bianconero al Marassi è targato addirittura 2006. Anche qui moduli speculari, basati sul 3-5-2. In casa bianconera confermato l’11 che ha schiantato la Lazio in Supercoppa (con Pogba al posto dell’infortunato Marchisio), mentre la Sampdoria risponderà con il gioiellino Gabbiadini, in comproprietà proprio con i bianconeri.
Domani alle 18 tocca all’Inter, impegnata in casa contro il Genoa. Alle due squadre è legata una delle gare più emozionanti delle ultime stagioni, il 5-4 dell’aprile 2012 che fece sorridere Stramaccioni all’esordio sulla panchina nerazzurra. Al 1994 risalgono gli ultimi due successi rossoblù con l’Inter (2-1 a Genova e 1-3 a S. Siro).
Classico 3-5-2 per Mazzarri, con Icardi preferito a Belfodil per affiancare l’ex Palacio. 4-3-2-1 per il debuttante Liverani, con Gilardino unica punta, supportato da Bertolacci e Santana.
Ben sei le gare serali. Spicca la sfida tra “deluse”, cioè Lazio ed Udinese, intenzionate a riscattarsi dopo le pesanti sconfitte rispettivamente in Supercoppa e nel preliminare d’andata di Europa League. Un incentivo ulteriore per la Lazio sarà anche il passato recente, che ha visto i friulani soffiargli per ben due volte sul traguardo la qualificazione ai preliminari di Champions League, nel campionato 2010-11 e 2011-12.
Petkovic rispetto alla Supercoppa potrebbe rinunciare ad un regista (Ledesma o Biglia) in favore di un mediano più dinamico (Gonzalez o Onazi). Solito 3-5-1-1 per Guidolin, con Muriel a supporto di Di Natale.
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La Roma andrà a Livorno con Lamela, convocato a sorpresa nonostante le sirene del Tottenham.
Il Livorno risponderà affidandosi ai guantoni di Bardi, portiere titolare dell’Under 21 in prestito dall’Inter.
L’ultimo precedente risale a 3 anni fa, uno spettacolare 3-3. L’ultima vittoria livornese è del 2009 (0-1 all’Olimpico), mentre i giallorossi non battono i labronici dal 2006 (2-0 sempre a Roma).
Il Napoli di Benitez invece esordirà in casa contro il Bologna. L’anno scorso i rossoblu furono bestia nera del Napoli, vincendo per ben due volte al San Paolo (2-3 in campionato ed 1-2 agli ottavi di coppa Italia).
L’ultimo successo in casa del Napoli contro i felsinei risale al gennaio 2011 (2-1 in Coppa Italia).
Attesa spasmodica per gli azzurri, in campo con il classico 4-2-3-1 caro al tecnico spagnolo, con Higuain terminale offensivo supportato da Callejon, Hamsik ed uno tra Pandev ed Insigne. Esordio ufficiale anche per i neo acquisti Reina ed Albiol. Modulo speculare per il Bologna, con Bianchi chiamato a raccogliere l’eredità di Gilardino.
Chiudono il programma domenicale Parma-Chievo (con la coppia Cassano-Amauri da un lato, a cui i clivensi risponderanno con l’ex Paloschi), Cagliari-Atalanta (due tra le squadre che hanno cambiato meno rispetto alla scorsa stagione) e Torino-Sassuolo (con Ventura che si affiderà al 3-5-2 nuovo di zecca, promosso in luogo del vecchio caro 4-2-4, a cui Di Francesco risponderà con il solito 4-3-3, con Zaza terminale centrale).
Se il Sassuolo è all’esordio assoluto in massima serie, diversi i precedenti in A tra Parma e Chievo (con i clivensi che non vincono al Tardini dal 2002) e tra Cagliari ed Atalanta (l’anno scorso fu 1-1 sia all’andata che al ritorno).
Il posticipo del lunedì vedrà in campo la Fiorentina di Montella, che ospiterà il Catania, che proverà a cancellare lo “zero” alla voce riguardante le vittorie etnee al Franchi. Per i viola confermato sia il modulo (3-5-2) che la coppia d’attacco (Gomez-Rossi), mentre il chiacchierato Ljajic andrà in panchina. Solito 4-3-3 per il Catania di Maran, con Tachtsidis in cabina di regia e Bergessio punta centrale.