Alla fine, per stroncare le polemiche in casa Pdl, è intervenuto direttamente lui. E’ una nota di Silvio Berlusconi, infatti, a gettare molta acqua sul fuoco divampato ieri tra Daniela Santanchè, esponente della linea dura pro Berlusconi, e il gruppo attendista delle “colombe”, compresi Renato Schifani e Fabrizio Cicchitto, che hanno reagito piuttosto male alle dichiarazioni della Santanchè sul loro conto.
”In questa situazione di difficoltà per il nostro Paese e di confronto tra le forze politiche, il dibattito all’interno del Popolo della Libertà, che nasce come chiaro segnale di democrazia, viene sempre più spesso alimentato, forzato e strumentalizzato dagli organi di stampa”. Inizia così la nota di Berlusconi, che come da copione individua nei media i maggiori responsabili dei danni all’immagine del suo partito.
In queste condizioni, il leader del Pdl nota che ”La passione e l’impegno generoso dei nostri dirigenti e dei nostri militanti, anche negli ultimi giorni vengono riportati e descritti a tinte forti, quasi fossero sintomi di divisione e di contrasto”. I contrasti in realtà ci sono tutti, gli interventi bellicosi di ieri non sono certo frutto di ricostruzioni giornalistiche ma di interviste o dichiarazioni alle agenzie, ma per Berlusconi è prioritario dare l’idea di un partito unito.
Se dunque l’unica soluzione è non dare ai giornalisti materia di cui scrivere, il Cavaliere ha dato direttive precise ai suoi, per non far emergere divisioni o non crearne di nuove: “Invito tutti a non fornire con dichiarazioni e interviste altre occasioni a questa manipolazione continua che alimenta le polemiche e nuoce a quella coesione interna, attorno ai nostri ideali e ai nostri valori, che e’ sempre stata ed e’ il tratto distintivo del nostro movimento”.
Nel frattempo, sui possibili malumori che potrebbero portare alcuni parlamentari del Pdl a non sostenere la caduta del governo Letta in contrasto con eventuali decisioni del loro partito, interviene con durezza Gianfranco Miccichè: “So per certo che nel Pd stanno lavorando alla campagna acquisti nel centrodestra a favore di un Letta-bis, ma non troveranno molti parlamentari disposti a esporsi e giocarsi una rielezione in cambio di nulla“. Per Miccichè il problema è innanzitutto del Pd: “Una parte di loro vuole le elezioni, i franchi tiratori contro Letta sarebbero molti di più degli improbabili sostenitori reclutati nel Pdl”.