La Fiorentina comincia bene il campionato battendo il Catania 2 a 1. Torna ad esultare, dopo un’attesa lunga quasi due anni, Pepito Rossi.
Il primo posticipo della stagione è in programma all’Artemio Franchi di Firenze dove la squadra di casa, dopo l’ottima stagione passata, si trova di fronte il Catania di Maran.
I viola si sono notevolmente rinforzati durante l’estate ed è proprio il neo acquisto Mario Gomez uno dei più acclamati dai tifosi toscani.
L’altro protagonista in campo con la formazione gigliata è Giuseppe Rossi che, a causa del doppio infortunio al legamento, era tornato a calcare il rettangolo di gioco durante l’ultima giornata dello scorso campionato.
Il Catania, invece, sta svolgendo un calcio mercato dai toni molto blandi e l’acquisto dell’anno, se così si può definire, è Sebastiàn Leto, argentino classe ’86, svincolato dal Panathinaikos. Ovviamente è da considerare il fatto che il Catania non ha mai messo a segno dei colpi clamorosi ma si limita a scoprire e valorizzare calciatori – prevalentemente argentini – di medio livello.
Le formazioni impiegano poco tempo ad entrare in clima partita e così, dopo appena tredici minuti di gioco, arriva la prima rete firmata proprio da Giuseppe Rossi. L’attaccante italo americano non segnava una rete da seicentottantasei giorni e non appena ha visto la palla entrare in rete – pessima in questo caso la posizione difensiva catanese – ha esultato come quando ci si lascia alle spalle un incubo infinito.
Il gol, dedicato al padre di Rossi scomparso nel 2012, ha aperto le danze e la reazione degli undici di Maran non si è fatta attendere: dodici minuti dopo Leto offre a Barrientos la palla del momentaneo pareggio. Da bacchettare, in tale occasione, David Pizarro che, in un eccesso di superbia, tenta di spazzare con un colpo di tacco mal riuscito. Il centrocampista cileno si fa immediatamente perdonare siglando al 28’ il gol del definitivo 2 a 1.
Il primo tempo si chiude dopo un’incredibile occasione sprecata dalla Fiorentina. Rossi recupera palla e parte in contropiede e passa la palla a Gomez che, da solo e a porta vuota, riesce a centrare il palo.
La ripresa ha poco da offrire alla storia del calcio: da un lato la squadra di Montella amministra ottimamente il vantaggio senza scoprirsi eccessivamente mentre, dall’altro lato del campo, il Catania non trova gli spazi necessari per il secondo gol. Il sostanziale equilibrio si prolunga sino al termine dei novanta minuti.
Una partita che non ha disatteso le previsioni sia in positivo che in negativo, infatti, se si possono constatare le ottime prestazioni di Cuadrado e Rossi, bisogna anche ammettere che i viola non hanno ancora raggiunto la forma necessaria per applicare il gioco fluido voluto da Montella. Gli etnei non mostrano meno problemi: la fase difensiva, insieme a quella d’impostazione, è ben curata ma manca una vera punta che possa concludere a rete.
Si chiude quindi la prima giornata di campionato e, fra la disfatta milanista e le prestazioni ottenute da Napoli, Inter, Roma e Fiorentina contro avversari non imbattibili, il responso è uno solo: rimane da assegnare il ruolo di anti-Juve.