L’imperativo era vincere e convincere il popolo rossonero.
Per la squadra di Allegri il ritorno del preliminare di Champions League contro gli olandesi del Psv Eindhoven era molto più di una semplice partita. Attorno a questi 90’ ruotava l’intera stagione rossonera, che ora, da questa qualificazione alla fase a gironi della Champions League, sarà completamente diversa. Anzitutto per il tecnico livornese, che ora sarà certamente più tranquillo, anche se le dichiarazioni del post gara “Magari domani mi dimetto io..” sono molto di più di una provocazione. E poi i quasi 30 milioni di euro incassati dalla qualificazione, che verranno destinati al mercato rossonero, fino a qui inesistente nonché inadeguato a lottare su tre fronti, Campionato, Coppa Italia e Champions League.
In un San Siro delle grandi occasioni, quasi 52 mila spettatori, il Milan che gioca con la storica maglia bianca, quella delle finali di Champions vinte, è chiamato all’impresa. Grande novità nell’undici di Allegri l’inserimento, dall’inizio, del rientrante Kevin Prince Boateng, apparso sottotono negli ultimi periodi, che da questo momento potrà considerarsi fuori dal mercato.
Il Milan parte intraprendente e sembra aver già dimenticato la vergognosa trasferta veronese. Vuole subito chiudere la pratica qualificazione, e per farlo serve il carattere degli uomini di Allegri. Abbiati, dopo essere stato contestato per le prestazioni gravemente insufficienti, fa subito vedere, all’8’ su colpo di testa di Matavz, che è ancora degno di essere il portiere del Milan.
Segnali. E’ un’altra squadra rispetto a Verona, e al 9’ Kevin Prince Boateng apre le danze. Il nazionale ghanese, numero 10 del Milan, fa partire un rasoterra ben angolato che spiazza Zoet: un goal fondamentale non solo per i rossoneri, ma anche, e soprattutto per lui, accusato di scarso rendimento.
La difesa rossonera, però, continua a non dare certezze, con la coppia Mexes-Zapata non proprio in serata. Disordinato, però, è anche il centrocampo rossonero, con il capitano Montolivo, ancora troppo nervoso. Non a caso al 21’ Maher sfiora il pareggio con un gran tiro da fuori sul quale Abbiati smanaccia. El Sharaawy, dieci minuti dopo, ha l’occasione per chiudere definitivamente la partita, ma il suo missile lanciato sulla porta olandese colpisce prima la traversa, quindi la linea di porta. Il primo tempo si chiude con la traversa, nei minuti di recupero, di Willems, complice l’intervento di Abbiati.
Bentornato Boa. Passata la paura per un pericolosissimo tiro ravvicinato di Wijnaldum, sul quale il portiere rossonero interviene provvidenzialmente, il Milan ha l’occasione per raddoppiare al 55’. Calcio d’angolo per i rossoneri, El Shaarawy alla battuta: delizioso suggerimento per Mexes che colpisce di testa, serve Balotelli che accompagna il pallone in porta. E’ 2 a 0, grande gioia per i tifosi rossoneri, che si vedono già nell’Europa che conta. Il Psv di Cocu non molla, complici, comunque, le continue disattenzioni dei difensori rossoneri. Vuole rovinare la serata al Milan, ma deve vedersela con un super Abbiati che vola sull’insidiosissimo tiro di Shaars attorno al 70’.
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La qualificazione diventa realtà, al 77’ quando Boateng realizza il suo secondo goal, quello del 3 a 0. Balotelli lancia Boateng che entra in area e con un tiro nemmeno troppo irresistibile batte Zoet. Milan alla fase a gironi della Champions League, ora l’attesa per i sorteggi, che comunque si preannunciano infernali per i rossoneri. E’ un’iniezione di fiducia questa qualificazione per il Milan, la cui stagione era appesa proprio a questa gara di ritorno. Ed è molto più di una boccata d’ossigeno per Galliani, che ora deve investire il tesoretto. Intanto la tifoseria rossonera pare non riserverà un’accoglienza festante a Matri, se mai dovesse arrivare: lo striscione esposto in curva “Matri no grazie” ha spiazzato tutti.