Serataccia per le italiane alle prese con i preliminari di Europa League.
L’Udinese non va oltre il pareggio contro lo Slovan Liberec ed è eliminato; la Fiorentina perde in casa contro il Grasshopper ma si qualifica grazie alle reti in trasferta.
Agosto 2011. L’Udinese si trova ad affrontare, per accedere alla fase a gironi della Champions League, un avversario ostico come l’Arsenal. In panchina Guidolin fa quello che può e Di Natale compie il proprio dovere sul terreno di gioco ma non basta: i gunners passano grazie ad un punteggio totale di 3 a 1. La compagine friulana si rende protagonista di un’ottima stagione – 3° posto in campionato – e si qualifica nuovamente ai preliminari di Champions League. L’avversario è lo Sporting Braga, poco a che vedere con l’Arsenal, ma i bianconeri non vanno oltre l’1 a 1 sia all’andata che al ritorno e, ai rigori, trionfano i portoghesi.
Quest’anno non c’è più il motivetto della Champions ad accompagnare in campo la formazione di Guidolin che si gioca, contro un avversario non proprio ostico, l’accesso ai gironi di Europa League. L’andata, giocata al Friuli, è storia recente: i bianconeri, un po’ sfortunati bisogna ammetterlo, sprecano tanto, troppo, e il match termina con un 1 a 3 confortante per lo Slovan Liberec. Durante il ritorno si mette in mostra una squadra fiacca che, probabilmente, non vuole altro che liberarsi di una competizione europea che potrebbe rivelarsi più un impiccio che un’opportunità. Evidentemente la maledizione dei preliminari colpisce i friulani indistintamente dalla competizione.
Le statistiche, a fine gara, parlano chiaro: l’Udinese ha tirato in porta solo due volte, con Lazzari – gol del pareggio – e con Maicosuel. Il risultato dell’andata pesa ma onore ai cechi che precludono ai bianconeri ogni possibile azione; i friulani sembrano quasi come ingabbiati ( dalla difesa o dal proprio gioco troppo macchinoso? ). Nemmeno Totò Di Natale riesce a sbloccare una partita complicatasi dopo l’espulsione di Pereyra per un fallo di reazione. La gara termina senza emozioni. Udinese fuori e, in Europa League, rimangono solo la Lazio, qualificata direttamente alla fase a gironi, e la Fiorentina.
Proprio la viola di Montella si è resa protagonista di un’altra partita che ha regalato poche emozioni ai tifosi accorsi al Franchi. Il punteggio dell’andata (2-1 per gli italiani) ha dato, probabilmente, troppa tranquillità ai gigliati che, con la testa, non sono mai scesi in campo contro il Grasshopper. Gli svizzeri, d’altro canto, non si sono rivelati degli avversari molto pericolosi e, alla fine, il loro gol è dovuto esclusivamente ad un clamoroso errore del portiere avversario, Neto. Il numero uno fiorentino, al 41’ del primo tempo, sbaglia la rimessa in campo e serve Ben Khalifa che mette in rete.
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L’errore del portiere brasiliano viene perdonato sia da Montella che dal presidente Della Valle che, a fine gara, dichiarano di aver notato le difficoltà di una squadra che, evidentemente, non è ancora in condizione. Il mister, inoltre, in vista del sorteggio di domani, non si è sentito di indicare un’avversaria preferita ma si è limitato a dire che gli piacerebbe affrontare una squadra di livello.
La reputazione del calcio italiano nella competizione europea di “seconda fascia” non è di certo aumentata dopo questa serata. Non ci rimane che sperare nella Lazio e non solo per una questione d’orgoglio: c’è anche il ranking europeo da tenere d’occhio.