Roma via dei Fori Imperiali alla prova del traffico
Viabilità a parte, l’altro problema si chiama parcheggi. La pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali – e la conseguente modifica dei sensi di marcia in molte strade del quadrante – ha fatto sparire un bel po’ di posti auto in una zona dove trovarne uno era già complicato. Anche per questo la prossima settimana il Campidoglio dovrebbe incontrare i concessionari dei parcheggi interrati.
Tra i commercianti della zona serpeggia un po’ di preoccupazione: sono tutti da valutare gli effetti che la nuova natura di via dei Fori Imperiali potrà avere sulle loro attività, anche se in molti sono pronti a giurare che gli incassi siano destinati a calare. E una certa preoccupazione l’hanno espressa pure alcuni dirigenti scolastici, che temono che col riaprirsi delle scuole il centro città possa patire e non poco la nuova viabilità.
Sotto pressione anche i vigili urbani, alle prese con un tour de force che va avanti da inizio agosto. Qualche giorno fa l’Ospol ha diramato un comunicato nel quale sottolineava come fossero “terminati i fondi per gli straordinari degli agenti al I° gruppo della polizia locale”.
La sensazione è che molti romani guardino all’inizio di settembre con un misto di curiosità e incertezza: timore per gli spostamenti e per i parcheggi, timore per i propri negozi, timore che l’intero progetto possa andare a sbattere contro le carenze strutturali del trasporto pubblico romano, una delle tante problematiche di una città in attesa di risposte. Corposo però è anche il fronte dei sostenitori del sindaco Marino: nelle città del resto d’Europa, ricordano, sono tantissime le aree chiuse al traffico e il commercio non ne ha mai risentito.
Insomma l’attesa è tanta, come è tanta la valenza politica che questa pedonalizzazione si porta appresso. È stato il biglietto da visita di Ignazio Marino, è stato un progetto che il centrodestra ha criticato sin dal primo minuto, è stato un evento che ha incuriosito e attirato i media italiani e stranieri, oltre a dividere la cittadinanza tra favorevoli e contrari. E tutto a bocce ferme, senza avere ancora avuto modo di valutare nel concreto gli effetti di questa chiusura al traffico.
Roma vive insomma una strana vigilia carica di aspettative: c’è chi è solo curioso, c’è chi sta già cominciando a studiare i nuovi percorsi a caccia di scorciatoie, c’è chi aspetta il primo ingorgo per dire “l’avevo detto” e c’è chi è convinto che alla fine i romani ci metteranno poco ad abituarsi. Ancora qualche giorno e capiremo qualcosa di più.