I quattro nuovi senatori a vita nominati oggi dal Presidente della Repubblica: Claudio Abbado, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia. Rispettivamente direttore d’orchestra tra i più stimati al mondo, professoressa e neurobiologa, architetto di fama internazionale, fisico nucleare nonché Premio Nobel. Si tratta di personalità che “hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” come si legge nella Costituzione, art.59, comma due.
I decreti sono stati controfirmati dal Presidente del Consiglio Letta: “Il Capo dello Stato” si legge nella nota del Quirinale “ha dato personalmente notizia della nomina ai neo senatori, porgendo loro i più vivi auguri”. Napolitano ha sottolineato che essi agiranno “in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte”, allontanando così l’ipotesi, avanzata dai più diffidenti, che i nuovi parlamentari siano stati nominati per garantire, in un futuro più o meno prossimo, quattro voti ad un ipotetico Letta-Bis: “E’ anche per dare un segno di serena continuità istituzionale che ho ritenuto di dover colmare i vuoti tristemente determinatisi, nel breve giro di un anno, nelle fila dei senatori a vita di nomina presidenziale” rivela il Presidente della Repubblica.
Lo stesso Capo dello Stato si è poi soffermato sull’onorificenza che ha riguardato Elena Cattaneo, classe 1962 e direttrice del Laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di bioscienze dell’Università di Milano: “Ho proceduto alla nomina di una donna di scienza di età ancor giovane ma già nettamente affermatasi” scrive Napolitano “la cui scelta ha anche il valore di un forte segno di apprezzamento, incoraggiamento e riferimento per l’impegno di vaste schiere di italiane e italiani di nuove generazioni dedicatisi con passione, pur tra difficoltà, alla ricerca scientifica”.
Restano così a ‘bocca asciutta’ i tanti accostati alla carica nel corso degli ultimi anni: in ordine sparso, Giorgio Albertazzi, Gianni Letta, Eugenio Scalfari, Dario Fo, Silvio Berlusconi. Proprio di quest’ultimo parla Daniela Santanchè: “Complimenti e congratulazioni ai quattro nominati. Ma sono molto rammaricata e profondamente dispiaciuta per l’unico che doveva essere nominato senatore a vita e non lo è stato, ovvero Silvio Berlusconi. Sarebbe stato il migliore e la persona con più titoli e più meriti”.
Un’altra voce interna al Pdl che biasima le nomine di Napolitano è quella di Licia Ronzulli: “ No, ma io dico: agli italiani chiediamo sacrifici e poi si nominano altri 4 senatori a vita? Altri stipendi a vita, a chi non aveva bisogno”.
Critica, e usiamo un eufemismo, anche la Lega Nord che con Matteo Salvini, vice segretario federale del Carroccio, esclama: “Con tutto il rispetto per le persone scelte, la nomina di 4 nuovi senatori a vita è una presa per il culo per gli italiani che fanno sacrifici” si legge sul profilo Facebook di Salvini “Dobbiamo tagliare, faticare e risparmiare, e Napolitano ha la bella idea di inventarsi altri 4 stipendi a vita…Che li paghi lui, questi nuovi senatori!”. “La scelta di nominare altri quattro senatori a vita” ha aggiunto il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli “è fuori luogo oltre che anacronistica, visto che tutti auspicano un senato federale, delle regioni con un numero ridotto di senatori espressi col voto dai territori”.
(Per continuare la lettura cliccate su “2”)
Dal Partito Democratico si alzano invece voci di approvazione: “Da parte del Presidente Napolitano è stata fatta una scelta indiscutibile. Si tratta di persone che hanno dato grande prestigio all’Italia” dice il segretario dei democratici, Guglielmo Epifani.
Parole di elogio per il Capo di Stato anche da parte del sindaco di Roma, Ignazio Marino, che su Twitter scrive: “Ottima scelta di Napolitano, 4 persone che danno lustro all’Italia. Felicissimo per la mia cara amica Elena, coraggiosa e giovane scienziata”.
Sul fronte opposto ecco arrivare anche le prime reazioni del Movimento 5 Stelle, da sempre ostile alla figura del ‘senatore a vita’. Nicola Morra, capogruppo grillino al Senato, ha condiviso su Facebook lo stato di un altro parlamentare pentastellato, Alberto Airola: “Faccio un invito ai neo senatori a vita: decurtatevi lo stipendio e versate le eccedenze sul conto statale per il fondo di finanziamento alle imprese su cui versano le loro eccedenze anche i portavoce al Senato del M5S. Sarebbe un buon inizio”.