L’urna di Montecarlo ha stabilito la composizione dei 12 gironi dell’Europa League 2013-14, portando finalmente un po’ di ordine in una competizione che, negli ultimi giorni, era stata interessata da numerosi colpi di scena.
Dapprima l’esclusione del Metalist dalla CL, che ha portato alla promozione del PAOK al playoff contro lo Schalke e, dopo l’eliminazione contro i tedeschi, alla qualificazione diretta dei greci ai gironi di EL.
Poi è stata la volta del Fenerbahce. L’accoglimento da parte dell’UEFA della decisione con cui il TAS di Losanna ha respinto il ricorso del club turco (e del Metalist) contro le sentenze dell’organo d’appello dell’UEFA che aveva escluso i due club dalle competizioni europee (2 anni per i turchi, 1 per gli ucraini) ha rimescolato le carte in tavola, liberando un posto nella fase a gironi.
Ieri pomeriggio una riunione del panel d’emergenza UEFA ha stabilito un sorteggio tra tutte le squadre eliminate ai play-off di EL per coprire il posto lasciato vacante dal Fenerbahce. Il sorteggio ha favorito l’Apoel Nicosia che così, nonostante l’eliminazione per mano dello Zulte Waregem, è stata ripescata ed ammessa alla fase a gironi, infrangendo le ultime speranze dell’Udinese di rientrare nella competizione per il rotto della cuffia, dopo l’eliminazione subita ieri per mano dello Slovan Liberec.
L’ultimo colpo di scena ha riguardato un’altra squadra turca, il Besiktas. Anche qui il TAS ha respinto il ricorso del club contro la squalifica di un anno, ripescando così il Tromso, eliminato ieri ai play-off dai turchi.
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Il posizionamento in prima fascia ha favorito Fiorentina e Lazio, con le quali l’urna di Montecarlo è stata particolarmente benevola. Tuttavia, sarà bene tenere gli occhi aperti, per evitare finali palpitanti come quello di ieri sera, in cui la Fiorentina ha rischiato di subire una clamorosa rimonta dagli svizzeri del Grasshopper.
Ai viola nel gruppo F è toccata dunque la Dnipro, già affrontata dal Napoli nella scorsa Europa League. La squadra ucraina è da non sottovalutare, visto che l’anno scorso ha vinto il suo girone proprio davanti ai partenopei (peraltro battuti 3-1 in Ucraina) eliminando addirittura club del calibro del PSV (battuto sia in casa che in Olanda).
Oltre agli ucraini ci sarà il Paços de Ferreira. Il club del distretto di Oporto è stata la rivelazione dell’ultimo campionato portoghese, in cui ha raggiunto il terzo posto centrando per la prima volta nella sua storia la qualificazione alla Champions League. Tuttavia, l’avventura nella massima competizione europea è stata piuttosto fugace, a causa dell’eliminazione ai play-off subita per mano dello Zenit. Ad ogni modo, i viola dovranno mantenere alta la concentrazione.
Chiude il gruppo F un’altra sorpresa, cioè la squadra romena del Pandurii che ha clamorosamente eliminato un altro club portoghese (il Braga), rimontando lo 0-1 subito in casa all’andata ed andando a vincere addirittura 0-2 in Portogallo, dopo i tempi supplementari.
Le strade della Lazio tornano ad incrociarsi con il calcio turco. L’accoppiamento con il Trabzonspor sarà da stimolo per vendicare l’eliminazione ai quarti della scorsa EL, subita per mano del Fenerbahce.
Oltre ai turchi nel girone ci sarà anche il Legia Varsavia, “dirottato” in EL e con il dente avvelenato dopo la bruciante eliminazione ai play-off di CL, in cui la Steaua Bucarest ha avuto la meglio solamente grazie alla regola dei gol segnati in trasferta, dopo un doppio confronto molto equilibrato (1-1 in Romania, 2-2 in Polonia). I polacchi non saranno la squadra in grado di raggiungere la semifinale di Coppa delle Coppe nel lontano ’91, ma sono comunque da tenere d’occhio.
Chiudono il gruppo J i ciprioti dell’Apollon Limassol, che ai play-off di EL hanno eliminato addirittura i francesi del Nizza, vincendo per 2-0 in casa e limitando il passivo (1-0) nella gara di ritorno in Francia.
Negli altri gironi, spiccano il gruppo I (che vedrà lo scontro tra Lione e Betis Siviglia) e il gruppo K, nel quale ci sono il Tottenham (tra i favoriti alla vittoria finale) e l’Anzhi del miliardario Kerimov, il quale ha avviato una vera e propria epurazione, tagliando il budget destinato alla squadra e vendendo i pezzi più pregiati (Eto’o, Willian, Lass Diarra, Denisov, Zhirkov, e Boussoufa oltre a Kokorin, acquistato a luglio e rivenduto un mese dopo), incassando oltre 130 milioni di euro reinvestiti solo parzialmente (appena 50 milioni spesi).