Enrico Letta ha partecipato nel pomeriggio alla Festa Democratica nazionale di Genova intervistato da Mario Orfeo, direttore del Tg1.
Il premier, in carica, spesso criticato per il eccessivo aplomb ha aperto con una battuta. Da tifoso del Pisa ha voluto salutare la parte di pubblico simpatizzante del Genoa.
Letta ha toccato tutti i punti salienti della politica nazionale. In contemporanea con Letta, in provincia di Forlì, è salito sul palco di un’altra Festa Democratica Matteo Renzi.
Cosa ha detto Letta? Come già ripetuto in altre occasioni ha ricordato che il Governo da lui presieduto pur essendo un governo a cui sta dando tutto, “non è il Governo per il quale ha fatto la campagna elettorale”. Letta ha aggiunto: “la prossima campagna la farò per un governo di centrosinistra. Lo dico perché le ultime elezioni non le abbiamo vinte”.
LETTA SU IMU E SERVICE TAX
”L’Imu è una tassa iniqua e non progressiva. La service tax sarà più bassa rispetto a quella che oggi è Imu e Tares. Non sarà caricata sugli affittuari ma sarà equa e progressiva. Stiamo lavorando per il federalismo e l’autonomia per i Comuni. E quella individuata è la soluzione per la quale noi ci siamo battuti”.
Sempre rispetto ai lavori dell’ultimo consiglio dei ministri ha detto che il ”Il decreto dà la prima risposta al problema terribile e drammatico per gli esodati”.
Ha strappato il più lungo applauso del suo intervento quando ha spiegato, con un passaggio sulla solitudine necessaria per chi deve prendere decisioni importanti, che la scelta più decisiva finora ha riguardato la decisione di nominare Cécile Kyenge ministro dell’integrazione.
LETTA SU DECADENZA BERLUSCONI E SUL TEMA LAVORO
Sulla decadenza di Berlusconi secondo Letta: ”la risposta è molto semplice: io penso che non credo ci siano molti margini, la separazione tra il piano politico e giudiziario è necessario”. Mentre sul tema del lavoro ha innanzitutto ricordato che “il tema della disoccupazione giovanile deve essere un nostro grandissimo impegno. Siamo riusciti a far si che l’ultimo Consiglio europeo abbia parlato del problema, oltre a mettere dei soldi”, e attorno a questi temi, ha spiegato Letta, ”esiste la necessità che gli incentivi per l’occupazione giovanile vengano conosciuti e applicati”. Di certo, ”la questione lavoro è stata e sarà ancora di più il cuore dell’azione di questo governo”.
LETTA SU LEGGE ELETTORALE
Per Letta la riforma della legge elettorale è un’assoluta priorità: “Noi dobbiamo ricreare l’agibilità del campo da gioco con la riforma della legge elettorale. Il porcellum è il diavolo tentatore ma noi non dobbiamo farci tentare. Noi siamo in questo casino perchè abbiamo questa legge elettorale e due Camere con gli stessi poteri. Se oggi si rivotasse con il Porcellum, nessuna tra le tre forze politiche avrebbe la maggioranza. Saremmo costretti di nuovo alle larghe intese. Siamo in questo casino perchè abbiamo il Porcellum e due Parlamenti”.
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LETTA, PD, RENZI ED IL TRIBUTO A NAPOLITANO
Invitato da Mario Orfeo del Tg1 ad esprimersi circa la possibilità che il segretario del Pd sia anche il candidato-premier Letta ha risposto: “non voglio entrare nelle vicende del congresso ma dico solo che serve un segretario che come primo compito si impegni a fare il segretario, è già un compito impegnativo”.
Sul rapporto con Matteo Renzi: “chi pensa di dividere e spaccare il Pd fra un pisano e un fiorentino secondo me sbaglia, perché io ho intenzione di svolgere il mio compito con l’obiettivo di fare un Pd più unito, grande ed in grado di vincere le prossime elezioni, senza bisogno di larghe intese”.
Infine Letta ha dedicato un “tributo” al presidente della Repubblica in carica Giorgio Napolitano definendolo un gigante. Lo stesso Letta ha definito “formiche” chi in queste ore sta criticando le scelte del capo dello stato sulla nomina dei senatori a vita.