Chievo-Napoli apre alle ore 18 la seconda giornata del campionato di Serie A.
Anche per questo week-end è confermato lo “spezzatino”, con due partite al sabato (una alle 18, l’altra alle 20:45), ed otto gare domenicali (una alle 18 e tutte le altre alle 20:45).
E’ nuovamente il Bentegodi il palcoscenico sul quale si apriranno le danze della giornata di campionato. Stavolta toccherà al Chievo, al debutto stagionale in casa, che affronterà il Napoli.
I gialloblu sono la bestia nera dei partenopei. Su 5 precedenti al Bentegodi in serie A, ben 4 le vittorie clivensi, a fronte di un solo successo azzurro. Nelle ultime 3 stagioni il Napoli a Verona ha sempre perso, subendo cinque reti senza segnarne nemmeno una.
Solito 4-4-2 per Sannino, con Thereau-Paloschi coppia d’attacco. Benitez dovrebbe confermare l’11 che ha travolto il Bologna.
Per il secondo sabato consecutivo sarà la Juventus la protagonista dell’anticipo serale. Dopo la vittoria a Marassi contro la Samp, i bianconeri ospiteranno la Lazio, decisa a vendicare il pesante 4-0 subito in Supercoppa due settimane fa.
Appena 8 le vittorie biancocelesti all’Olimpico, su 69 precedenti. Tra queste, va ricordato lo 0-1 del campionato 1999-2000 che avrebbe contribuito alla straordinaria rimonta biancoceleste, culminata poi nello scudetto vinto grazie al naufragio bianconero nell’acquitrino di Perugia.
48 invece i successi bianconeri. L’ultimo porta la firma di Alex Del Piero, che con una splendida punizione decise la gara dell’aprile 2012 (2-1 risultato finale), rintuzzando gli attacchi del Milan e spalancando la strada allo scudetto.
Entrambi gli allenatori dovrebbero confermare gli 11 scesi in campo nella prima giornata. In particolare, in casa Lazio, sembra ormai acclarato l’accantonamento del “doppio regista” (che ha prodotto esiti disastrosi in Supercoppa), con il sacrificio di Ledesma e l’inserimento di un mediano di maggior sostanza e dinamismo come Gonzalez.
Domani pomeriggio toccherà alla Roma, all’esordio casalingo contro il Verona. Entrambe le squadre sono partite con il piede giusto (0-2 della Roma a Livorno e grande vittoria degli scaligeri contro il Milan).
L’ultimo incontro tra le due compagini risale al gennaio 2002 (3-2 all’Olimpico per i giallorossi). Su 24 precedenti all’Olimpico appena 2 le vittorie dei gialloblu (l’ultima nel ’72), a fronte di 16 successi giallorossi.
Convocati i neo acquisti Ljajic e Strootman, che potrebbero partire dal 1’ minuto. In casa Verona, invece, Albertazzi ko (con Romulo probabilmente arretrato terzino) ma rientra Halfredsson.
Piatto ricco per quanto riguarda il programma di domani sera, che vedrà in campo, tra le altre, le milanesi e la Fiorentina.
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L’Inter andrà a Catania, campo al quale sono legati gli ultimi sorrisi di Stramaccioni sulla panchina nerazzurra (il 2-3 in rimonta della passata stagione). Mazzarri vuole continuità dopo il 2-0 rifilato al Genoa all’esordio, mentre il Catania proverà a riscattare la sconfitta di Firenze.
16 i precedenti in A tra le due squadre, con 9 successi nerazzurri, 5 etnei e 2 pareggi. Da amarcord il primo successo catanese, un 2-0 che creò la leggenda del “clamoroso al Cibali”, frase entrata a far parte della terminologia calcistica per indicare un risultato a sorpresa.
Mazzarri dovrebbe confermare il 3-5-1-1 prudente visto alla prima giornata, con Belfodil ed Icardi ancora in panchina. Ballottaggio in mezzo al campo tra Kovacic e Taider. 4-2-3-1 per Maran, con Castro, Leto e Barrientos a supporto di Bergessio.
Il Milan ospiterà il Cagliari. Sfida del cuore per il neo acquisto rossonero Matri, che potrebbe esordire con la maglia della squadra con cui è cresciuto sfidando il club che invece lo ha lanciato nel grande calcio.
La tradizione è nettamente favorevole ai rossoneri, con 20 vittorie in 32 gare. Appena 3 i successi dei rossoblu (l’ultimo targato stagione ’96-97). Negli ultimi 9 scontri disputati a S. Siro il Milan ha sempre vinto.
Solito 4-3-1-2 per i sardi (col solo dubbio Astori, la cui situazione di mercato risulta ancora fluida), mentre il Milan dovrebbe riproporre l’attacco visto in campo a Verona, con Matri inizialmente in panchina.
La Fiorentina sarà di scena a Marassi contro il Genoa di Liverani, deciso a riprendersi dopo la sconfitta all’esordio contro l’Inter. Entrambi gli allenatori sono decisi a confermare i moduli e i giocatori scesi in campo la settimana scorsa.
18 le vittorie rossoblu al Marassi, a fronte di 17 pareggi e 13 successi viola. Interessante sarà il duello tra Gilardino e Tomovic, due dei tre ex della partita (l’altro è Santana). Ritorno al passato anche per Montella, il quale proprio grazie ai numerosi gol segnati in maglia rossoblu iniziò quella prodigiosa ascesa da calciatore che lo portò prima a vestire la casacca degli odiati cugini blucerchiati e poi della Roma, con la quale vinse lo scudetto 2001.
Le altre gare di domani sera saranno Atalanta-Torino, Bologna-Sampdoria, Sassuolo-Livorno ed Udinese-Parma.
L’Atalanta attende il Torino, che nella scorsa stagione si impose a Bergamo con un pesante 5-1, più larga vittoria di sempre nella storia di questo match. Analizzando i precedenti nella massima serie, regna invece l’equilibrio: 12 le vittorie orobiche, 19 i pareggi e 13 i successi granata.
Confermati i nuovi moduli stagionali per entrambe le squadre (4-3-3 per i nerazzurri, 3-5-2 per i granata). Nel Torino, Brighi dovrebbe dare forfait (pronto Basha), con Cerci-Immobile confermati in attacco. Colantuono invece riproporrà il tridente Bonaventura-Denis-Livaja.
Il pareggio è il risultato che ha maggiormente contraddistinto la sfida tra Bologna e Sampdoria negli ultimi precedenti in Serie A al Dall’Ara. Ben 6 “X” su 9, con un triplo 1-1 nelle ultime 3 occasioni. L’ultima vittoria blucerchiata risale al 2003, mentre l’ultimo successo rossoblu è targato 2008-09, 3-0 con tripletta di Di Vaio.
Per quanto riguarda le probabili formazioni, ballotaggio tra Khrin e Perez in mezzo al campo per i felsinei, mentre tra le file dei blucerchiati rientra Regini, che ha scontato la squalifica.
La gara tra Sassuolo e Livorno (inedita in A, visto l’esordio assoluto degli emiliani nella massima serie) riporta alla mente il finale palpitante della scorsa stagione cadetta, che vide lo scontro tra emiliani e labronici all’ultima giornata, decisiva per stabilire le promozioni dirette in Serie A. A spuntarla fu il Sassuolo, con un gol nel finale di Missiroli, costringendo il Livorno ai play-off, poi vinti.
Solito 4-3-3 per Di Francesco (col neo acquisto Schelotto che dovrebbe partire dalla panchina), mentre Nicola prosegue con il nuovo 3-5-2, con il neo acquisto Emeghara in campo dall’inizio.
L’Udinese torna in campo dopo la delusione di Europa League, con l’eliminazione per mano dello Slovan Liberec. Tra i friulani in dubbio Domizzi e Pinzi, con Naldo ed uno tra Badu e Pereyra pronti a subentrare. Donadoni dovrebbe confermare la squadra che ha pareggiato contro il Chievo, vista l’indisponibilità di Paletta.
Grande equilibrio nei precedenti tra le due squadre, con 29 successi bianconeri, 26 emiliani e 16 pareggi. L’ultimo successo del Parma in trasferta con i friulani risale al marzo 2011, quando una doppietta di Amauri (allora in prestito) decise l’incontro. Alla stagione successiva risale l’ultimo successo bianconero al Friuli (2-0), mentre nell’ultima stagione la gara terminò con un 2-2.