Eliminare le correnti all’interno del Pd? Pier Luigi Bersani, dal palco della Festa dell’Unità di Bologna, approva l’idea lanciata da Matteo Renzi dicendo di essere “pronto a collaborare fino in fondo” anche se “la corrente più organica è quella renziana”. Al sindaco di Firenze, l’ex segretario dem chiede “sincerità”. Per quanto riguarda le regole del congresso smonta la tesi del “sospetto” ventilata dal rottamatore. “C’è un’assemblea che deciderà democraticamente se ci sono regole da fare o da modificare. Non bisogna sempre mettere in sospetto la nostra compagnia”.
Capitolo Berlusconi. Nessuno sconto per il Cavaliere “applicheremo la legge” dice Bersani che invita il Pdl ad affrontare la situazione con “ragionevolezza” e “cercando di non causare un turbamento troppo forte al Paese”. Nel caso in cui Berlusconi ed il Pdl staccassero la spina, la strada maestra per Bersani è una sola “ricercare un altro punto di equilibrio”. Ovvero una nuova maggioranza che approvi la legge di stabilità e una nuova legge elettorale. Infine l’ex segretario esulta all’ipotesi che un manipolo di grillini sia pronto a votare la fiducia ad un Letta bis orfano del Pdl. “Non si possono mettere interi movimenti in frigorifero perchè non ci sono frigoriferi abbastanza grandi per tenere il 25 per cento degli elettori”.