Un Milan completamente diverso da quello scandaloso visto all’esordio contro il Verona.
L’ingresso nel salottino buono delle 32 squadre più forti d’Europa è servito agli uomini di Allegri per recuperare l’entusiasmo, il carattere, la fame di vittoria, che sembrava essersi smarrita nella strana estate milanese. Sarebbe stato inaccettabile per tutti non disputare la Champions League, competizione da sempre cara per le leggendarie serate che da più di mezzo secolo emozionano il popolo rossonero.
Rimanere fuori dall’Europa dei grandi, sarebbe stato inoltre un dramma per il già povero mercato rossonero. E poi che ne sarebbe stato del vizietto di Galliani di concludere affari nelle ultime 24 ore di calcio mercato? Invece, grazie ai goal di Kevin Prince Boateng, ceduto incredibilmente allo Schalke 04 a distanza di pochissime ore dalla serata di San Siro, sarà Champions pure per quest’anno. Tradotto: più di trenta milioni di euro da investire subito e in fretta.
Matri, quasi Kakà e forse addio El Shaarawy. La gara contro il Cagliari è vissuta dagli uomini mercato rossoneri con il telefono in mano, pronti a ricevere chiamate decisive. La più attesa, la più romantica, ha il prefisso spagnolo, e una voce dall’accento brasiliano in grado di strappare lacrime al popolo rossonero. Kakà non è mai stato vicino come in queste ore al ritorno in rossonero: l’accordo con il Real Madrid c’è, mancherebbe solo quello con il giocatore. Si segnalano già tifosi alla Malpensa.
Robinho in campo assieme a Balotelli in attacco è la grande sorpresa, con El Shaarawy in panchina. Per lui potrebbero essere le ultime ore con la maglia del Milan: ci pensi bene Galliani prima di sentire le offerte di una nota squadra straniera, il cui nome non è stato svelato. Montolivo trequartista pare essere il supplente chiamato ad occupare la cattedra di un prestigioso docente, in ferie da 4 anni nella elegante capitale del Regno di Spagna.
Finalmente. Già dopo 1’ Muntari prova a riconquistare i suoi tifosi dopo le prestazioni poco felici delle ultime partite, ma il suo tiro è parato senza problemi da Agazzi. I primi minuti degli uomini di Allegri sono giocati ad alta intensità, per la gioia dei tifosi, che tireranno al minuto 8 un primo sospiro di sollievo: la loro non sarà una notte in bianco passata a pensare alle sventure rossonere. Balotelli sulla destra si libera facilmente da un indeciso Ariaudo: serve al centro dove c’è Montolivo che, con un velo esteticamente impresentabile, dà a Robinho una palla preziosissima. Il brasiliano solo davanti ad Agazzi non può che mettere dentro per l’uno a zero.
Il Cagliari costruisce davvero poco, c’è solo un tiro di Daniele Conti attorno al 17’. Convince il ritmo dei rossoneri che, al 30’ si portano al raddoppio. Robinho vuole tornare il favore a Balotelli, lo serve e il numero 45 rossonero lancia un missile che viene fermato, chissà come, da Agazzi. Intervento sfortunato, però, del portiere cagliaritano, che mette sui piedi di Mexes una palla che va solo accompagnata in rete per il 2 a 0.
(Per continuare la lettura cliccate su “2”)
Prodezza. Non ci si vuole far mancare nulla in questa serata settembrina: Marco Sau ringrazia a modo suo i tifosi sardi, che negli ultimi periodi hanno affrontato numerosi viaggi viste le vicende del Sant’Elia. Destro a giro dal limite dell’area che batte Abbiati e che vorrebbe riaccendere la partita al 33’. Prima di andare negli spogliatoi, Balotelli ci prova su punizione, ma la palla passa vicina al palo.
Al rientro dagli spogliatoi sardi arrembanti e al 50’ pericolo per il Milan: Nainggolan può pareggiare, ma uno splendido Abate salva tutto. Dopo 12’ minuti per i tifosi rossoneri arriva il goal che chiude la partita, e che regala i primi tre punti alla truppa di Allegri. Abate crossa dalla destra, la difesa cagliaritana assai distratta mette letteralmente la palla sui piedi di Balotelli che ne approfitta: è 3 a 1.
Al 66’ entra il nuovo acquisto Matri per Robinho autore di un goal e di un assist: chissà se il brasiliano resterà. L’erroraccio di Zapata, che per poco non consente a Sau di realizzare una prestigiosa doppietta nella Scala del calcio italiano, è imperdonabile. Entra El Shaarawy per Montolivo: pochi i minuti giocati dal Faraone, forse gli ultimi al Milan. Dopo 3’ minuti di recupero, arriva il triplice fischio di Russo.