Pare che la Spagna abbia monopolizzato pure le due ruote, colorando di giallo e di rosso la MotoGp 2013.
L’undicesimo circuito conquistato. Dal Gp del Qatar che ha aperto la stagione, solo una volta l’inno suonato sul podio non è stato quello spagnolo. In Olanda, ad Assen, è stato quello di Mameli a celebrare la vittoria dell’unico, finora, pilota non iberico a salire sul gradino più alto del podio, Valentino Rossi. Proprio l’italiano è il solo in grado di stare dietro a questo terzetto di extraterrestri, ancora una volta esageratamente veloci.
A Silverstone è, almeno per una volta, Jorge Lorenzo a guardare tutti dall’alto, che tra le altre cose, interrompe la serie di quattro vittorie consecutive del fenomeno Marc Marquez. Il pilota della Yamaha recupera qualche punto sulla coppia formata dai piloti Honda, anche se, come confiderà ai giornalisti, per il Mondiale le speranze sono ridotte ad un lumicino. Il campione del Mondo in carica pretende il nuovo cambio dalla Yamaha, e se non arriverà a breve, sarà la fine.
Nel week end inglese c’è spazio pure per una rovinosa caduta del leader del Mondiale Marquez durante il warm up della domenica. La spalla uscita malconcia fa passare attimi di preoccupazione nel box della Honda Hrc. Saranno poi le amorevoli cure del celebre Dottor Costa e della sua clinica mobile, a rimettere a posto la spalla del giovane pilota, che partirà regolarmente dalla pole position.
Al pronti via Lorenzo brucia Marquez, mentre Rossi recupera ben tre posizioni e si porta al terzo posto. Gli spagnoli là davanti vogliono infrangere ogni record possibile, e tra loro e il resto dei piloti c’è il vuoto. Tra questi, però, c’è anche un certo Dani Pedrosa, compagno di squadra di Marquez, partito dalla quinta posizione, che pare piuttosto infastidito dall’andamento del gruppo degli inseguitori. Sfruttando l’affidabilità e i cavalli della sua Honda, alza la voce e distrugge il vantaggio che i suoi due connazionali hanno costruito.
Intanto Rossi, il nostro Valentino Rossi, partito dalla sesta piazza e autore di un’eccellente partenza, lotta con tutte le sue forze con Bautista per il quarto posto, l’unico finora disponibile.
Lorenzo, Marquez e Pedrosa sostengono ritmi che nessuno può sostenere. Povero il pilota numero 99 che tiene a bada i due della Honda. La sua Yamaha ufficiale è una donna troppo esuberante che spesso si lascia andare a colpi di pazzia. A differenza della Honda, che invece pare essere tutta d’un pezzo.
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Tuttavia tra i tre Pedrosa, una volta raggiunti i suoi sfidanti per la lotta al Mondiale, improvvisamente si spegne. Lo spagnolo compagno di squadra di Marquez se ne sta tranquillamente a guardare dalla terza posizione i due pazzi davanti a lui che si prendono a cazzotti. Volano colpi bassi tra i due, che avrebbero dato vita ad un bell’incontro sul ring. Quando mancano tre giri, il fenomeno della Honda sorpassa Lorenzo, e vede la quinta vittoria di fila.
Ma il connazionale su Yamaha non ci sta a chiudere secondo, soprattutto dietro ad un giovincello già con la corona in testa: tra i due è un continuo botta e risposta, con sorpassi vietati ai deboli di cuore, ma è Lorenzo ad avere la meglio e la Yamaha torna a vincere. Rossi chiude quarto, ma preoccupa il distacco dai primi, che è di ben 13’’.
In classifica generale non cambia tanto, Marquez è sempre al comando con 233 punti, 30 in più di Pedrosa. Lorenzo al terzo posto con 194, e Rossi 156. Prossimo appuntamento in Italia, a Misano il 15 di Settembre.