L’Italia soffre ma vince ed è quasi mondiale
L’Italia vince a Palermo ed è ad un passo dalla qualificazione ai mondiali ma quanta paura contro la Bulgaria.
La Nazionale torna a giocare al sud e fa quasi registrare il tutto esaurito in uno stadio che, evidentemente, sente la mancanza del grande calcio. All’ottima risposta del pubblico palermitano devono rispondere gli azzurri che, complice la vittoria dell’Armenia contro i cechi, hanno la possibilità di portarsi a sette punti di vantaggio dalla seconda in classifica; non male visto che sono solo più tre le partite da giocare.
Prandelli deve fare a meno di Osvaldo, Balotelli e Montolivo – squalificati – allora si affida ad un 4-3-2-1 che, per buona parte del match, si rivela un 4-3-3 con Insigne e Candreva ad affiancare il navigato Gilardino. I bulgari del C.T. Penev, invece, cercano il colpaccio dopo aver fatto tanto soffrire gli azzurri nella gara d’andata ed impostano la gara sulle ripartenze potendo contare sulla velocità di Gadzhev e di Popov, il capitano.
L’arbitro fischia l’inizio e gli uomini di Prandelli si lanciano subito in avanti: Insigne mette Gilardino di fronte al portiere ma l’attaccante del Genoa colpisce debolmente il pallone. L’inizio promette bene ma, in realtà, la prima mezz’ora di gara regala poche emozioni ai tifosi grazie alla capacità bulgara di chiudere tutti gli spazi. Durante i primi trenta minuti Pirlo, poco lucido, cerca costantemente Insigne che crea qualche blando pericolo ma è da Candreva che arriva l’assist per la testata di Gilardino che segna il suo diciannovesimo gol con la maglia azzurra. La ripresa si chiude sull’uno a zero e con l’Italia quasi qualificata al mondiale.
Gli azzurri tornano in campo più rilassati, forse troppo, e la Bulgaria ingrana la quinta: Nedelev pesca Popov in area a pochi centimetri da Buffon ma “SuperGigi” salva miracolosamente guadagnandosi il titolo di eroe della serata. Il portierone si ripete al quarto d’ora della ripresa quando gli azzurri vengono letteralmente assediati dai bulgari anche a causa dell’infortunio di Antonelli che lascia l’Italia in dieci. Entrano Giaccherini, Maggio e Astori e gli azzurri si riordinano riuscendo a scacciare l’undici di Penev e a metterlo in difficoltà in due occasioni: prima su punizione calciata da Pirlo e poi con Gilardino che recupera palla al limite dell’area ma viene goffamente fermato da Budurov.
La fase finale del match è di nuovo un assedio bulgaro ma non c’è storia: l’Italia vince e martedì a Torino contro la Repubblica Ceca può già strappare il biglietto per il Brasile.