Ignazio Marino tra conti che non tornano e ipotesi olimpiche
I quindici Municipi di Roma lanciano l’allarme: mancano le risorse, a rischio manutenzione stradale, edilizia scolastica, servizi sociali. E il sindaco Ignazio Marino ammette che la situazione finanziaria del Campidoglio è difficile. Nel frattempo torna l’ipotesi che Roma possa candidarsi a ospitare i Giochi Olimpici.
La scorsa settimana era circolata un’indiscrezione: ottocento milioni di euro, sarebbe questa la cifra che spingerebbe in rosso i conti di Roma Capitale. I numero forse non saranno quelli, ma il sindaco Marino riconosce che il quadro generale è complesso. “Di fronte a noi abbiamo la sfida di un bilancio che purtroppo è preoccupante” ha dichiarato il primo cittadino, aggiungendo che “con l’aiuto, la collaborazione e l’intelligenza degli assessori e la condivisione dei problemi con il governo del Paese riusciremo a rilanciare la città”. I percorsi da seguire in sostanza sono due: Palazzo Chigi deve dare una mano e occorre mettere mano alle spese.
Ignazio Marino chiederà aiuto direttamente al premier Enrico Letta: dal governo centrale potrebbero arrivare alcune centinaia di milioni di euro per dare ossigeno alle casse capitoline e consentire all’amministrazione di licenziare il bilancio entro i tempi stabiliti, scongiurando così lo spettro di un commissariamento.
Sentiero numero due: risparmiare ovunque possibile, dai piccoli interventi alle grandi opere. E qui le esigenze di bilancio potrebbero intrecciarsi con la stretta attualità. Il Campidoglio ha smentito di avere nel cassetto un progetto di percorso alternativo per la Metro C: ad anticiparlo era stato il consigliere Pd Athos de Luca. La modifica della linea avrebbe salvaguardato l’area del Colosseo e avrebbe fatto risparmiare fior di quattrini: ma non c’è nulla di vero, ha precisato l’Ufficio stampa del Campidoglio. Smentita a parte, la questione resta aperta: “È da mesi che, alla luce dei costi stratosferici, dei tempi indefiniti e della tutela del Colosseo, poniamo l’urgenza di rivedere il vecchio progetto metro C“, ricorda in una nota Athos De Luca.
Intanto, però, le urgenze si rincorrono. I quindici minisindaci cittadini, tutti di centrosinistra, senza giri di parole chiedono aiuto al Campidoglio. Il bilancio di previsione per il 2013 non è stato ancora approvato, costringendo i presidenti dei municipi a navigare a vista con risorse insufficienti – una situazione che peraltro s’era già verificata nel corso del quinquennio targato Alemanno.