Berlusconi, dal 19 ottobre si decide sull’interdizione
Ora, sul “caso Berlusconi”, entra una data in più su cui ragionare. Inizierà infatti il 19 ottobre a Milano il processo d’appello bis per il ricalcolo dell’interdizione dai pubblici uffici a carico di Silvio Berlusconi, dopo la condanna definitiva da parte della Cassazione per la compravendita dei diritti tv Mediaset, arrivata all’inizio di agosto.
La notizia arriva proprio nel giorno in cui la Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato inizia ad affrontare la questione della decadenza di Berlusconi sulla base della “legge Severino” che prevede l’incandidabilità (e la decadenza in caso di mandato parlamentare in corso) per chi sia stato condannato ad almeno due anni di carcere per un delitto punibile con almeno quattro anni.
Anche in questo caso, è del tutto improbabile che – pur trattandosi di un ricalcolo poco più che matematico – una decisione della Corte d’appello arrivi il giorno stesso che oggi è stato stabilito. Per coloro che volessero attendere il pronunciamento dei giudici per arrivare a una decisione della Giunta, dunque, i tempi potrebbero allungarsi non poco rispetto ad ora (ma non di moltissimo rispetto alla data del 19 ottobre).
Se poi si puntasse ad attendere la definitività anche di quella parte di condanna (dopo un eventuale ricorso in Cassazione che la difesa di Berlusconi ha pur sempre il diritto di proporre) potrebbe essere necessario ancora più tempo, cosa di cui certamente i membri della Giunta terranno conto.
Quel che è sicuro è che, quando il ricalcolo della pena accessoria sarà definitivo, la decadenza di Silvio Berlusconi sarà inevitabile e la Giunta – qualora non abbia ancora deciso sulla questione legata alla “legge Severino” – dovrà necessariamente dichiararla. Sempre che, ovviamente, la legislatura non si sia conclusa anzitempo: toccherebbe allora al nuovo organo parlamentare pronunciarsi, se Berlusconi sarà stato candidato e nuovamente eletto alla Camera o al Senato.
Gabriele Maestri