Regione Sicilia Pd “indignato” con Crocetta
In Sicilia tormentato rapporto tra il presidente Rosario Crocetta ed il Partito Democratico. Ennesimo scontro a poca distanza dall’ultimo.
Rosario Crocetta in un’intervista concessa a Repubblica dell’8 Settembre ha attaccato il Partito Democratico. “Trovo imbarazzante che il Pd da mesi non faccia altro che chiedermi poltrone. Vogliono piazzare un assessore per ogni corrente, ma non si rendono conto che questi schemi sono da vecchia Repubblica”.
Dettando le condizioni di un eventuale ma per niente scontato rimpasto di giunta Crocetta ha spiegato: “sono disposto a parlarne, ma in termini del tutto diversi da quelli che mi ha prospettato ad oggi il Pd. Per essere chiari: non accetto nomi a scatola chiusa e voglio parlare della qualità delle persone.”
Il vero scontro tra Crocetta ed il Pd riguarda il contenuto del passaggio dell’intervista in cui il presidente si dice “contrario a fare entrare deputati nel governo: anzi, presenterò una norma por sancirne l’incompatibilità. Ho bisogno di deputati di grande esperienza in aula: uno come Antonello Cracolici per me è un ‘saggio’ conto molto su di lui, ma non è che se non fa l’assessore allora non ha un ruolo nella nostra azione per cambiare questa Sicilia”.
Non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico giunta tramite la voce del segretario regionale Giuseppe Lupo.”Siamo indignati col presidente Crocetta” ha detto per conto dei democratici il segretario siciliano.
Lupo a Crocettta: “non può dialogare col Pd a mezzo stampa”, e qui la critica sul metodo. Poi, ecco il merito, “ci indigna leggere che secondo lui il Pd ponga il tema del rimpasto per una questione di poltrone legate alle correnti: è falso”. “Anche perché – è l’affondo del segretario democratico – tutte le poltrone e gli incarichi di sottogoverno finora sono stati assegnati a uomini del Megafono”.
In vista della direzione regionale del Pd in programma per lunedì prossimo il clima resta teso. In particolare, non convince il partito la posizione di Crocetta che esclude la possibilità di inserire in giunta deputati regionali.
Nel corso della direzione sarà sicuramente riproposto il tema della compatibilità tra l’appartenenza del governatore al Pd e l’iperattività del suo Megafono.