Tempo Libero
Il tempo scorre inesorabile, e presto Berlusconi non sarà più senatore. Che farà allora? Arresti domiciliari con gli amici di sempre? Affidamento ai servizi sociali? o una più dignitosa fuga alla Craxi? Ecco tutti gli scenari più probabili:
Fuga in Egitto – Da due anni Berlusconi sostiene di aver saputo che Ruby era la nipote di Mubarak. Ora, a forza di ripetere questa fregnaccia alla fine se n’è convinto anche lui, e starebbe così pensando alla fuga verso l’Egitto per chiedere asilo all’ex presidente egiziano, che il Cavaliere reputa tuttora pieno di gioia e riconoscenza per la minaccia sventata alla pseudo-nipotina. Nessuno ha avuto il coraggio di avvertirlo che Mubarak non è più presidente, e che a governare l’Egitto oggi c’è l’Esercito: già si teme la sua reazione quando si vedrà accolto da uomini in divisa.
Affidamento ai servizi sociali – Secondo uno dei 359 legali di Berlusconi, il Cavaliere starebbe valutando l’ipotesi di chiedere di scontare la pena con l’affidamento ai servizi sociali. Nella lista preparata dai legali, alcune destinazioni gradite: spiccano, su tutte, ore di assistenza alle giovani prostitute minorenni in fuga dai propri sfruttatori.
Adesione al Movimento 5 Stelle – Secondo fonti Internet, Berlusconi starebbe meditando di riciclarsi politicamente nelle fila del movimento di Grillo per scalarlo dall’interno. Già allo studio l’adesione al Meet-up di Lambrate: munito di parrucca bianca e barba finta, il Cavaliere si presenterebbe sotto le mentite spoglie di Gino Ughetti, un pensionato monzese con la passione per la democrazia diretta, le prostate meccaniche a impatto zero ed i fagioli biologici. Berlusconi si starebbe già immedesimando nel personaggio, prendendo lezioni di streaming da Vito Crimi (che con la consueta arguzia non si è accorto del travestimento).
Richiesta di grazia – Molto in auge tra i parlamentari Pdl anche una possibile richiesta di grazia a Napolitano. Berlusconi avrebbe reagito con entusiasmo, il tutto a causa di un equivoco: la grazia a cui si riferiva il Cavaliere era infatti tal Grazia Mignotti, starlette quattordicenne di procaci misure e con una laurea alla Bocconi in tasca, pupilla del Cavaliere. Al pacato chiarimento da parte degli avvocati, Berlusconi avrebbe reagito in malo modo, chiedendo, al posto della grazia, “la Lola, quel puttanone là dai, quella che faceva Colorado”.
Debutto televisivo – Secondo fonti Mediaset Berlusconi starebbe valutando di abbandonare la carriera politica per condurre un nuovo talent show su Canale 5; nel nuovo programma 12 giovani promesse della criminalità nostrana dovranno sfidarsi, sotto l’occhio attento del Cavaliere, in sfide di piccoli e grandi reati, dalla concussione al falso in bilancio alla prostituzione minorile. Starà a Berlusconi, esperto di chiara fama, individuare il concorrente che dimostrerà maggior scaltrezza e inventiva nel corrompere i giudici, nell’evitare l’arresto e nello smerdare quotidianamente la magistratura. Dopo una gara avvincente, il vincitore diventerà il nuovo delfino di Berlusconi: l’ambito premio è la guida della nuova Forza Italia.
Relax ai domiciliari con gli amici di sempre – Secondo fonti Publitalia, Berlusconi starebbe pensando di scontare la propria condanna ai domiciliari in una delle sue ville sarde. Dato che da solo tende ad annoiarsi, il Cavaliere inviterà nel proprio domicilio alcuni dei suoi migliori amici: con l’ “amico Putin” dovrebbe trascorrere qualche piacevole giornata esercitandosi nella consueta “caccia all’uomo”: nella giungla della villa verranno liberati giornalisti sgraditi, a cui vengono concessi dieci minuti per nascondersi; i due amici, muniti di doppietta, katana ed altri simpatici oggetti, dovranno scovare i malcapitati pennivendoli e farli fuori; la battuta di caccia terminerà come al solito con una seduta di cena elegante nell’ormai famoso “lettone di Putin”. L’amico Bush dovrebbe invece arrivare ai primi di ottobre: i due ammazzeranno il tempo con Real Risiko, un gioco da tavola in cui si deve individuare un paese a caso nel mondo, una sua risorsa naturale da depredare, per poi fabbricare una scusa abbastanza credibile per attaccarlo. Ancora in forse invece la visita dell’amico Gheddafi, che sembra abbia sempre il cellulare spento.
In collaborazione con Divisivo.it