Giunta alla sedicesima tappa la Vuelta incorona ancora una volta Warren Barguil.
Per il 21enne francese si tratta infatti della seconda vittoria nel Giro di Spagna dopo essersi assicurato la tredicesima tappa. A nove chilometri dal traguardo Barguil tenta l’assalto decisivo e, dopo uno scontro all’ultimo metro con Rigoberto Uran (Team Sky) riesce a tagliare per primo il traguardo di Sallent Dè Gallego. Male invece il nostro Vincenzo Nibali, attaccato ripetutamente dai propri inseguitori. Purito Rodriguez, Valverde e Chris Horner mettono in seria difficoltà il ciclista messinese e rubano secondi preziosissimi nella classifica generale. Nibali mantiene affannosamente la maglia rossa ma il suo avversario più insidioso, lo statunitense Horner della Radio Shack è a soli 28 secondi.
A 42 anni Horner sta sorprendendo tutti per la sua forza esplosiva, soprattutto nelle tappe difficili, quelle in salita. Impossibile non domandarsi, dopo gli ultimi vergognosi scandali che hanno ucciso il ciclismo, se quelle energie siano o no del ciclista a stelle e strisce. “Sono sempre andato forte” dichiara Horner, “ solo che nessuno ha mai creduto in me”. E c’è da crederci, vista la tormentata carriera dello statunitense, che pare abbonato alla sfortuna: cadute e lunghi infortuni lo hanno tenuto per molto tempo lontano dalla bicicletta e quindi dall’essere ingaggiato dai team più importanti.
Per puntare alla seconda vittoria della Vuelta dopo il trionfo del 2010 Vincenzo Nibali dovrà dar fondo a tutte le energie e resistere alle offensive degli avversari, che paiono piuttosto agguerriti. Sarebbe fantastico per gli appassionati vedere un ciclista italiano trionfare in uno dei giri su strada più importanti al Mondo, dopo il Tour de France e il Giro d’Italia.
La diciassettesima tappa partirà da Calahorra ed arriverà a Burgos per un totale di 189 km quasi tutti pianeggianti, per la gioia dei velocisti che hanno vissuto giornate infernali sui Pirenei. Lo sprint finale è dietro l’angolo e si prevede un’ultima settimana ricca di emozioni.