Raikkonen torna in Ferrari. Un dream team con Alonso per sfidare Vettel
Dalla Finlandia a Maranello il passo è breve. Almeno per Kimi Raikkonen che dalla prossima stagione tornerà alla guida della Ferrari.
Dopo quattro anni di separazione, le strade dell’ex campione del Mondo e della scuderia del cavallino rampante si ricongiungono: il finlandese è stato l’ultima pilota ad aggiudicarsi l’alloro mondiale alla guida della Rossa nell 2007 ed è ora pronto a lanciare la sfida a Vettel e alla Red Bull per riportare quello stesso titolo in casa Ferrari.
“Sono davvero contento di tornare a Maranello dopo averci trascorso tre anni fantastici e ricchi di vittorie- ha dichiarato Raikkonen secondo quanto riportato dal sito ufficiale della Ferrari- Ho moltissimi ricordi che mi legano alla Ferrari e li ho sempre portai con me in questi anni, primo fra tutti l’indimenticabile vittoria del Mondiale nel 2007. Non vedo l’ora di tornare alla guida di una Rossa, di ritrovare tante persone con le quali ho stretto forti legami e di lavorare insieme a Fernando, che ritengo un grande pilota, per regalare alla squadra i successi che si merita”.
Il ritorno di Raikkonen, che ha firmato un contratto biennale, porta a comporre dunque un vero e proprio “dream team” con Fernando Alonso. Lo spagnolo, dopo aver salutato Massa, ha accolto il nuovo compagno, ma l’opinione pubblica già si interroga sulla compatibilità tra i due campioni. Di scontri fratricidi in Formula 1 se ne sono visti tanti a partire dallo storico Proust – Mansell in Ferrari nel 1990 o, per citare esempi più recenti, basti ricordare la difficile convivenza nel 2007 tra lo stesso Alonso e l’allora suo compagno di scuderia in McLaren Lewis Hamilton
Se ci limitiamo tuttavia a guardare la convivenza tra due campioni del mondo nella stessa scuderia, come ha fatto notare il telecronista della F1 di Sky Carlo Vanzini, i numeri legittimano la scelta della Ferrari: nella storia della Formula 1 è già successo sei volte che due piloti che avevano già conquistato il titolo iridato si siano poi ritrovati nello stesso team ed in ben 5 occasioni uno dei due si è nuovamente laureato campione del mondo (l’unica eccezione è rappresentata dal duo Button Hamilton in McLaren).
Insomma per le prossime due stagioni due dei migliori pilota del circus guideranno una Ferrari, le statistiche confermano la bontà di questa scelta e i tifosi sembrano già entusiasti. Miscelare bene questi ingredienti è ora l’imperativo da porsi in casa Ferrari; tuttavia il corretto mescolamento è determinato da un’altra variabile, un aspetto che Alonso brama da troppo tempo e sui cui non è possibile mettere la mano sul fuoco già adesso: la competitività della vettura.