Messora( M5S) contro il Colle: ora sospendiamo Napolitano
Messora( M5S) contro il Colle: ora sospendiamo Napolitano
Non si placa la polemica tra i parlamentari del M5S e il Capo dello Stato. Il rapporto tra la sorpresa della XVII legislatura e Giorgio Napolitano non è mai stato idilliaco già dalla prima tornata di consultazioni e tantomeno lo è oggi dopo circa cinque mesi di governo Letta. Il nuovo attacco è arrivato dal responsabile della comunicazione del M5S al Senato, Claudio Messora che ha lanciato un sondaggio sul proprio profilo facebook sull’argomento.
Dopo la decisione di sospendere per cinque giorni dalle aule parlamentari, 12 senatori pentastellati per essere saliti sul tetto di Montecitorio, Messora ha lanciato un sondaggio sul suo profilo così intitolato: “Adesso però, se questo è il metro, dite chi sospendereste voi, e per quanto tempo”. Il provvedimento di destituzione per cinque giorni è stato preso dalla Presidente Boldrini che aveva definito “indecoroso” il gesto dei parlamentari grillini che, nel fine settimana, dal tetto della Camera avevano mostrato uno striscione su cui si leggeva “La Costituzione è di tutti”. Una protesta legittima che si oppone al progetto di modifica repentina dell’articolo 138 della Carta Costituzionale portata avanti da parlamentari nominati. Nei paesi normali ci vorrebbe un’ Assemblea Costituente votata dal popolo.
Il primo commento al sondaggio è stato proprio del portavoce Messora che ha scritto: “Comincio io: sospenderei Giorgio Napolitano per 50 anni, per avere esercitato un potere abnorme a discapito del normale corso della democrazia, nominando un senatore a vita in meno di 48 ore e affidandogli l’incarico di governare un Paese che non lo aveva eletto, e per avere costruito un governo, cosiddetto delle larghe intese, escludendo una forza politica votata da 9 milioni di elettori, accettando di essere rieletto senza nessun precedente in tal senso in 65 anni di storia della nostra Costituzione”. Anche l’ex capogruppo alla Camera Lombardi è intervenuta proponendo di portare in “aula le vostre sospensioni e le vostre motivazioni”. Non poteva mancare anche il commento di Beppe Grillo che con forza ha tuonato: “Puoi frodare il fisco, essere indagato, pregiudicato, ex piduista e stare in Parlamento, ma: non salire sul tetto”.
Giacomo Salvini