Il derby d’Italia tra Inter e Juventus delle ore 18 aprirà la terza giornata di campionato.
L’inizio delle coppe europee (previsto da martedì prossimo) ha scaglionato ulteriormente il calendario, proponendo ben tre anticipi al sabato (di cui due serali), oltre ad un posticipo del lunedì.
Tornano invece le classiche gare domenicali delle 15, dopo i primi due turni serali.
A San Siro andrà in scena l’attesissimo confronto tra i nerazzurri di Mazzarri ed i campioni d’Italia, entrambi a punteggio pieno. Recuperi importanti per entrambe le squadre: Conte avrà a disposizione sia Vucinic che Barzagli (riducendo al minimo il turnover in vista della trasferta di Copenhagen di martedì prossimo), mentre nell’Inter Milito tornerà disponibile dopo un lungo infortunio, sebbene dovrebbe partire dalla panchina.
Ben 110 i precedenti a Milano, con 48 vittorie nerazzurre e 29 successi bianconeri. Tuttavia, l’Inter non vince in casa da ben 3 anni e mezzo (2-0, con reti di Maicon ed Eto’o). L’anno scorso la sfida fu decisa da Quagliarella e Matri, che vendicarono la sconfitta dell’andata allo Juventus Stadium che interruppe la striscia di 49 risultati utili consecutivi in campionato.
Gli anticipi serali saranno Napoli-Atalanta e Torino-Milan. La squadra di Benitez proverà a continuare la marcia a punteggio pieno contro i bergamaschi di Colantuono, reduci dal successo sul Torino. Previsto un ampio turnover in casa partenopea in vista del Borussia Dortmund. Tra gli altri, potrebbe esserci l’esordio dal 1’ per l’ex PSV Mertens. L’Atalanta potrebbe rispondere con una difesa a 3, con l’ex Denis unica punta.
L’anno scorso al San Paolo fu il Napoli a spuntarla di misura (3-2), mentre l’anno precedente furono i bergamaschi ad imporsi d’autorità con un secco 1-3.
Nell’altro anticipo serale del sabato si rinnoverà l’incrocio sull’asse Torino-Milano, con i granata che proveranno a ripartire dopo la sconfitta di Bergamo, con il rientro da titolare di Cerci nel nuovo 3-5-2 di Ventura. Grande attesa nel Milan invece per il nuovo esordio di Kakà, che dovrebbe partire quasi certamente titolare.
Assente invece El Shaarawy, a causa di un problema muscolare dell’ultim’ora che lo costringerà anche a saltare la gara di CL contro il Celtic. Titolare dovrebbe essere Robinho, con Matri ancora in panca. Difesa incerottata, con Abate, De Sciglio, Silvestre e Bonera ai box.
Sebbene i precedenti vedano favorita la squadra di casa (20 successi contro le 16 vittorie rossonere), il periodo storico lascia presupporre una situazione un po’ diversa. La vittoria granata manca infatti dal 2001, un 1-0 che costò la panchina a Terim, aprendo il ciclo vincente di Ancelotti sulla panchina del Milan.
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Il “lunch match” domenicale vedrà in campo Fiorentina e Cagliari. Il Franchi è un campo tabù per i sardi (appena 3 vittorie in 33 incontri, l’ultima oltre 40 anni fa).
Diversi dubbi per Montella, che dovrà inventarsi qualcosa per far convivere i suoi 4 centrocampisti di punta (Ambrosini, Valero, Aquilani, Pizarro) con delle idee tattiche che ne prevedono solo 3. Da non escludere la riproposizione del 4-1-3-2 visto all’opera nella vittoriosa trasferta di Genova, anche se Cuadrado terzino puro (a Genova al suo posto c’era Tomovic) desta qualche perplessità. Pochi grattacapi invece per Lopez, che rilancia Astori titolare.
La Lazio proverà a rilanciarsi, dopo la seconda batosta subita per mano della Juventus nel giro di 10 giorni, ospitando all’Olimpico il Chievo di Sannino, reduce dalla sconfitta interna contro il Napoli. Il ruolino di marcia all’Olimpico è clamoroso, con i clivensi vera e propria bestia nera dei capitolini tra le mura amiche. Appena un successo biancoceleste (nel 2003) a fronte di 6 pareggi e ben 4 successi esterni dei veronesi.
Confermato il 4-1-4-1 in casa biancoceleste: stavolta il regista escluso sarà Biglia (ko in Nazionale), sostituito da Ledesma. Maglia da titolare anche per il brasiliano Ederson (vista la squalifica di Hernanes) e per Onazi (con Gonzalez in panca). Probabile panchina per Novaretti, dopo la prestazione da dimenticare contro la Juventus. Solito 4-4-2 per Sannino, che dovrà rinunciare all’infortunato Dainelli.
Il Livorno, fresco di goleada al Sassuolo, ospiterà il Catania di Maran ancora a secco di punti. Per i labronici confermato il 3-5-2 vittorioso in Emilia, con Emeghara a guidare l’attacco. Maran insiste con il classico 4-3-3 e si affida a Barrientos (la cui cessione in Qatar è saltata all’ultimo minuto) per dare una sterzata ad un inizio di stagione da incubo (5 reti subite in 2 gare e solo una realizzata, proprio dallo stesso argentino). Appena tre i precedenti in A, tutti a favore dei labronici.
A Trieste l’Udinese ospiterà il Bologna, reduce dal pareggio interno contro la Samp. Probabile attacco “pesante” tra i felsinei (Bianchi-Moscardelli con Diamanti trequartista), mentre Guidolin si affiderà al solito 3-5-2 con Muriel-Di Natale in attacco e Pereyra sull’out di destra al posto dell’indisponibile Basta. Il Bologna non vince in trasferta contro l’Udinese dal 2005 (0-1, con gol di Tare), a fronte di 2 pareggi e 3 sconfitte negli ultimi 5 precedenti.
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Al Bentegodi andrà in scena lo scontro tra le neopromosse Verona e Sassuolo. Gli emiliani, a secco nelle prime due gare nonostante un inizio sulla carta “soft”, proveranno a raccogliere i primi punti contro la squadra di Mandorlini, reduce dal tour de force contro Milan e Roma che ha portato 3 punti. Scontro ovviamente inedito in A, mentre la scorsa stagione in B fu il Verona a prevalere in casa (1-0), mentre in Emilia fu 1-1.
Nel Verona ci sarà Cacia dal 1’, al posto dell’acciaccato Toni. In casa Sassuolo invece debutto per Pegolo tra i pali e Floro Flores in attacco (con Zaza destinato alla panchina). Potrebbe sorridere anche Acerbi, per il quale è probabile l’esordio dopo le brutte vicissitudini estive.
Il posticipo domenicale vedrà in campo le due squadre di Genova, impegnate nel derby della Lanterna. Di statistiche ed aneddoti legati a questa sfida si è già ampiamente parlato.
Per quanto riguarda le formazioni, una grande novità per parte, con Bjarnason vicino all’esordio da titolare con la maglia della Sampdoria e Calaiò pronto ad affiancare Gilardino nell’attacco del Genoa. Si prevede un derby molto caldo, vista la voglia di entrambe le squadre di cogliere la prima vittoria stagionale.
Il programma della terza giornata si chiuderà lunedì sera al Tardini, con la sfida tra Parma e Roma. I giallorossi proveranno a vendicare la sconfitta della scorsa stagione (subita su un terreno ai limiti dell’impraticabilità) e a mantenere la testa della classifica, mentre il Parma dovrà ripartire immediatamente dopo la sconfitta di Udine, provando a cogliere la prima vittoria stagionale. Piuttosto equilibrato lo “storico” della sfida: 8 successi emiliani e 10 giallorossi in 22 incontri al Tardini.
Donadoni pensa a Gargano dal 1’, mentre in casa giallorossa sarà ballottaggio per decidere chi affiancherà capitan Totti in attacco, con il solito dubbio tra Gervinho, Florenzi e Ljajic, con Destro ancora ai box a lungo.