Nuova Caledonia, al via il Referendum per l’Indipendenza
Urne aperte il 4 ottobre per 180mila elettori in Nuova Caledonia per il referendum volto all’ottenimento dell’indipendenza dalla Francia.
L’arcipelago, situato nell’Oceano Pacifico, al largo delle coste dell’Australia, è una Collettività d’oltremare Francese dal 1853, che gode di un’ampia autonomia amministrativa a seguito degli accordi di Nouméa del 1998. È infatti amministrata da un Alto Commissario, nella persona di Laurent Prévost.
In base ai medesimi accordi, arrivati dopo decenni di violenti scontri, è stato stabilito che il governo locale possa indire tre referendum sull’indipendenza. Il primo, celebrato nel novembre del 2018, ha avuto esito negativo, con il 56,4% di voti contrari alla rescissione dei secolari legami con la madrepatria.
Oltre a quello di questo 4 ottobre, nel caso le istanze indipendentiste non venissero nuovamente accolte, si terrà il terzo e ultimo referendum nel 2022.
Per comprendere il possibile esito del voto, è necessario analizzare le caratteristiche demografiche dell’arcipelago: la popolazione indigena, i Canachi, che rappresenta approssimativamente il 40% del totale, dovrebbe schierarsi a favore dell’indipendenza, mentre, al contrario, la popolazione non indigena potrebbe in maggioranza far quadrato intorno alla scelta di rimanere dipendente dalla Francia, anche per via dei vantaggi derivanti da una maggiore apertura del settore turistico, motore trainante del Paese insieme alla lavorazione del nickel e dalla conservazione di un passaporto europeo.
Anche la classe politica locale si trova divisa.
I conservatori, tra cui Philippe Gomes, che rappresenta la Nuova Caledonia nell’Assemblea Nazionale Francese, hanno creato una federazione chiamata “I Lealisti”, per promuovere le istanze anti-indipendentiste. Gomes ha dichiarato: “vogliamo tenere o aumentare il nostro punteggio” [del referendum del 2018 n.d.a].
Al contrario, il partito Union Calédonienne, esprime una posizione fortemente indipendentista. Tra i suoi esponenti figura Rock Wamitan, speaker del Congresso della Nuova Caledonia, che assicura: “la strada verso l’indipendenza e la sovranità è inevitabile”.