Non sarà certo stata una gara per fini intenditori quella vista a S. Siro nell’anticipo pomeridiano del sabato. Un’Inter tatticamente accorta (come da tradizione di Mazzarri), seppur ancora in fase di logico rodaggio, è riuscita a tenere a bada una Juventus che ha giocato sotto ritmo, anche a causa delle fatiche con le Nazionali (che hanno interessato anche vari elementi nerazzurri) e della necessità di centellinare le energie in vista dell’impegno di Champions League di mercoledì prossimo in Danimarca.
La Juventus si è schierata con la formazione tipo, con il recupero in extremis sia di Vucinic che di Barzagli. Nell’Inter invece Milito è partito dalla panchina, con Mazzarri che ha preferito confermare il 3-5-1-1 che ha portato fortuna nelle prime due uscite di campionato.
La gara sin da subito ha mostrato pochi spunti, con due squadre tatticamente a specchio (con Tevez spesso e volentieri ad agire a tutto campo alle spalle di un Vucinic palesemente frenato dagli acciacchi) e ritmi piuttosto bassi.
Un tiro al volo di Nagatomo al 13° (sugli sviluppi di un corner) e una zampata di Pogba su lancio millimetrico di Pirlo al 32°, entrambe ben neutralizzate dagli estremi difensori avversari, sono state le occasioni più interessanti della prima parte di gioco. Un tiro di Taider da posizione defilata, respinto da Buffon con i piedi, ha posto termine ad un primo tempo piuttosto noioso.
Nella ripresa Conte ha sostituito un Lichtsteiner a rischio espulsione con Isla, il sogno di mercato nerazzurro non concretizzatosi nella sessione di calciomercato appena conclusa. Se si eccettua un diagonale impreciso di Vidal (su un bell’assist di un vispo Tevez), imitato dall’altra parte del campo da Guarin, lo spartito della gara non è cambiato, con la Juventus a “ruminare” gioco, a ritmi bassi e con pochi spazi ed idee e l’Inter pronta a ripartire in contropiede.
Tuttavia, alla generosità nerazzurra si contrapponeva un reparto offensivo piuttosto spuntato. Così al 23° Mazzarri ha giocato la carta Icardi, inserito al posto di un buon Taider. L’argentino, confermandosi bestia nera dei bianconeri (3 gol nella scorsa stagione), ha rotto gli equilibri appena 5 minuti più tardi, sfruttando un assist di Alvarez (piuttosto opaco nel resto della gara) che ha approfittato di un errato disimpegno di Chiellini.
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Il gol che poteva decidere la gara ha in realtà provocato l’immediata reazione della Juventus, che ha pareggiato dopo appena due minuti grazie a Vidal, lesto a raccogliere a centro area un assist di Asamoah e a battere Handanovic con un preciso sinistro nell’angolino.
Dopo questa doppia fiammata, a cui ha fatto seguito una bella triangolazione tra Tevez e Quagliarella (subentrato ad uno spento Vucinic qualche secondo prima del vantaggio nerazzurro) conclusasi con una rasoiata dell’Apache terminata di poco a lato, la gara si è riassestata su ritmi piuttosto balneari. L’ultima grande chance è toccata all’88° ad Isla, che ha fallito il tap-in vincente sparacchiando sul fondo una corta respinta di Handanovic su colpo di testa del solito Vidal.
Un punto che, tutto sommato, va bene ad entrambe. All’Inter, che continua ad aver bisogno di risposte per verificare il proprio processo di crescita graduale. Ed alla Juventus, che esce imbattuta per il terzo anno consecutivo da S. Siro e che, dopo aver conquistato 7 punti su 9 nell’ostico trittico Samp-Lazio-Inter, si prepara con il giusto morale alla trasferta di Copenhagen di martedì prossimo.
Pagelle e tabellino di Inter-Juventus:
Marcatori: Icardi (I) al 28° st, Vidal (J) al 30° st.
Inter (3-5-1-1): Handanovic 6.5; Campagnaro 6.5, Ranocchia 6, Juan Jesus 6.5; Jonathan 6, Guarin 5.5, Cambiasso 6, Taider 6.5 (dal 23°st Icardi 6.5), Nagatomo 6.5; Alvarez 6 (dal 36°st Kovacic sv); Palacio 6.5. All. Mazzarri 6.5.
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 5.5; Lichtsteiner 5.5 (dal 1°st Isla 6), Vidal 6.5, Pirlo 5.5 (dal 42°st Padoin sv), Pogba 6, Asamoah 6.5; Vucinic 5.5 (dal 27°st Quagliarella 6), Tevez 6.5. All. Conte 6.5.