Daniela Santanché nella scorse settimane è stata più volte indicata come possibile guida della nuova Forza Italia. Al momento non ci sono conferme, né smentite.
Di certo c’è l’attivismo della deputata Pdl Santanché che non perde occasione per esprimere la sua opinione in merito alla cronaca politica di questi giorni.
Della nuova Forza Italia non si conosce ancora bene l’assetto organizzativo.
Si parla di una struttura agile, più flessibile e radicata sul territorio. Capace di autofinanziarsi attraverso il modello del crowd-funding.
In un’intervista rilasciata a Paolo Zappitelli del Tempo Santanché ha dichiarato senza esitazioni che non c’è più tempo. “Se fossi un ministro, il giorno dopo il voto in Giunta non potrei stare un minuto in più allo stesso tavolo con i carnefici di Berlusconi. Tutto deve avere un limite”. Santanché ha tuttavia riconosciuto una “diversità di vedute sulla soluzione”.
Con riferimento all’ala ‘governista del Pdl’ ha spiegato “loro pensano che restare al governo sia utile e giusto, io invece credo che le promesse fatte fino a oggi non hanno portato a niente. Anzi hanno prodotto la cosa peggiore, un maggior accanimento del Pd per eliminare il Presidente”.
Alla domanda dell’intervistatore: “c’è però chi sottolinea che far cadere Letta ora sarebbe rischioso perché c’è da approvare la legge di stabilità” in pieno stile-Santanchè la deputata ribattezzata la ‘pitonessa’ risponde: “smettiamola con questo ricatto. Giocano una guerra in cui ogni volta usano un’arma diversa. Prima c’è stato lo spread, ora la stabilità. Che però non è un valore assoluto, è un concetto da regimi dittatoriali: sacrifico tutto in nome della stabilità. Io sono per la stabilità, lo sono per la mia famiglia, per la mia azienda. Ma se torno a casa e trovo mio marito a letto con un’altra non è che per salvare la stabilità me lo tengo a casa”.
Un altro passaggio dell’intervista è dedicato ad Alfano ed alla guida del nuovo soggetto politico, ormai prossimo al lancio.
Santanché è tornata sul concetto espresso da Alfano all’indomani della sua elezione a segretario del Pdl. “Quando è stato eletto segretario ha detto che voleva ‘una testa una sedia’. Quindi siamo andati nella direzione che lui stesso ha indicato. E poi la nuova Forza Italia sarà un partito presidenziale, con a capo Berlusconi e senza segretario. Così elimineremo tutti quei lacci e lacciuoli tra la gente e il presidente”.