Il Genoa schianta la Sampdoria con tre reti e si aggiudica il derby della Lanterna grazie ai gol dei neo acquisti Antonini e Calaiò.
Il clima di Genova è sempre incandescente durante le giornate che precedono la stracittadina fra le più sentite d’Italia ma, questa volta, a rendere gli animi ancora più accesi, c’è stata di mezzo anche una spy story. Durante gli allenamenti blucerchiati, tassativamente a porte chiuse, è stato scoperto uno degli allenatori della primavera rossoblù sulle alture adiacenti i campi d’allenamento. Il fattaccio sicuramente non giustifica l’orribile prestazione dei blucerchiati al Ferraris.
Il Genoa di mister Liverani, ancora a caccia dei tre punti, si schiera in campo con un 3-5-2 che dimostra ancora una volta la grande influenza di Delio Rossi sull’attuale tecnico rossoblù. Una sfida nella sfida con l’allievo Liverani pronto a dimostrare la propria superiorità sul proprio maestro. La potenza di fuoco dei grifoni è sicuramente maggiore rispetto a quella dei blucerchiati che rispondono con la coppia Gabbiadini-Eder a quella composta da Gilardino e Calaiò mentre, a centrocampo, la Sampdoria punta sui muscoli, il Genoa sulla velocità.
Il derby inizia e già all’ottavo minuto assume la piega che caratterizzerà il resto dell’incontro: Biondini crossa a centro area, Antonini insacca al volo di destro e la gradinata nord del Ferraris esplode. La Samp prova a reagire ma le ottime incursioni sulle fasce compiute da Regini e Bjarnason non trovano opportuna rifinitura a causa di una compatta difesa rossoblù il cui unico brivido è causato da Calaiò che rischia un’autorete su calcio d’angolo.
Si apre il secondo tempo con un Genoa catenacciaro che sa cogliere l’attimo e realizza il secondo gol con Calaiò abile ad anticipare Gastaldello. La Sampdoria è evidentemente scossa ed incapace di creare azioni pericolose ma la mazzata che stende i blucerchiati arriva nel finale quando Lodi calcia magistralmente una punizione dal limite dell’area ed insacca per il definitivo tre a zero.
Liverani scaccia tutte le accuse riguardo alla sua inadeguatezza grazie alla ritrovata vittoria e parla di “Gioia infinita” mentre Rossi recita il mea culpa ben conscio che la prossima gara dei blucerchiati, sul difficile campo di Cagliari, potrebbe rivelarsi ben più che decisiva per le sorti della stagione.