Dopo l’allarme lanciato pochi giorni fa sui conti italiani, il Commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari Olli Rehn torna a parlare del Belpaese e lo fa prendendo a spunto da un recentissimo fatto di sport:
“La Ferrari, come l’Italia, incarna la grande tradizione di stile, di capacità e di tecnica – dice Rehn ispirandosi al ritorno in rosso di Kimi Raikkonen, suo connazionale – ma per poter vincere bisogna avere un motore competitivo, bisogna essere pronti a cambiare, adeguarsi”.
Durante l’audizione nella commissione Bilancio della Camera, il Commissario avverte che “non basta il talento” e proseguendo nella sua metafora automobilistica predica cautela: “L’Italia è la terza economia europea, quindi il suo motore non può andare a basso regime. E’ urgente una revisione, non può perdere tempo ai pit-stop, spero che guidi con le due mani sul volante e resti in pista”.
Seppur addolcito, il messaggio è chiaro e semplice, quasi monotono. Per l’Europa lo snodo fondamentale resta la stabilità politica e il rispetto del tetto del 3% del deficit-Pil: “Nel caso dell’Italia siamo ancora davanti a fattori di debolezza, l’incertezza frena gli investimenti e una ripresa è quanto mai necessaria” afferma Rehn.
I dati sul Pil non soddisfano fino in fondo Bruxelles e la stessa abolizione dell’Imu “ha suscitato e suscita preoccupazione. Il Consiglio ha raccomandato di spostare la pressione fiscale verso patrimonio e consumi. In questo quadro la decisione sull’Imu va nella direzione opposta. Tuttavia, se configurata bene la service tax potrebbe essere coerente con la raccomandazione”.
Resta così l’occhio vigile dell’Europa sui bilanci italiani e sulle manovre del governo Letta. L’Italia è sì “in linea con il conseguimento dell’obiettivo del pareggio di bilancio” e “la procedura di deficit eccessivo è stata chiusa”, ma la guardia non può essere abbassata, anzi il Paese dovrà “essere all’altezza degli impegni assunti”.
Olli Rehn ha poi oggi fatto visita al ministro Fabrizio Saccomanni. L’incontro, scrive il Ministero dell’Economia e delle Finanze sul proprio sito, “è stato un’occasione per uno scambio di vedute sulla situazione economica in Europa e in particolare nell’area dell’Euro”. Saccomanni “ha fornito al Commissario alcune indicazioni preliminari sui lavori in corso per la predisposizione della Nota di aggiornamento al Def, che verrà discussa in Consiglio dei Ministri entro il 20 settembre, e della Legge di stabilità 2014, confermando che in questi provvedimenti sarà ribadito l’impegno dell’Italia a contenere il deficit nel limite del 3,0% del Pil”.