Senato, bocciata la convalida di Berlusconi
Ormai è tempo di voto. In teoria è solo il primo sul “caso Berlusconi”, ma potrebbe essere già decisivo per il proseguimento di questa vicenda e, soprattutto, per la sorte del governo guidato da Enrico Letta.
E’ prevista per le 20 e 30 la nuova convocazione della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato, nella sede di Sant’Ivo alla Sapienza, durante la quale i membri dovrebbero votare sulla relazione di Andrea Augello (Pdl) sulla convalida dell’elezione di Silvio Berlusconi.
Un esponente per ognuno dei gruppi avrà a disposizione non più di dieci minuti di tempo (i gruppi rappresentati sono in tutto 8, dunque va calcolata quasi un’ora e mezza); salvo novità, da giorni la posizione ufficiale era per arrivare a un voto unico favorevole o contrario alla relazione Augello.
Nelle loro dichiarazioni, però, i gruppi potranno indicare l’assenso o il dissenso sulle questioni poste dallo stesso Augello sull’opportunità di far intervenire la Corte costituzionale (per valutare la legittimità delle norme della “legge Severino”, in particolare la loro applicazione ) o la Corte di Lussemburgo (per interpretare le disposizioni comunitarie in materia di giustizia e, indirettamente, verificare la compatibilità del diritto italiano a quella lettura). Qualora la relazione Augello venisse respinta (per alzata di mano), il presidente della Giunta Dario Stefàno dovrà nominare un nuovo relatore tra chi ha votato contro il primo documento.
Stamattina c’è stata la replica di Augello e una discussione procedurale (che avrebbe dovuto sciogliere il nodo del voto unico o autonomo per le questioni preliminari). Maurizio Santangelo (M5S) oggi chiederà a Grasso di convocare la Giunta per il regolamento, cui toccherebbe la discussione sull’eliminazione dello scrutinio segreto, così come proposto dal MoVimento 5 Stelle.